L’esperienza dei progetti Pass Patti Territoriali in Calabria

12.01.2003

Il Programma Pass 2 prevedeva, tra l?altro, un?intensa attività di formazione e di assistenza consulenziale rivolta ad Amministrazioni artefici di processi di concertazione locale. 
Uno dei maggiori strumenti della programmazione negoziata è il Patto Territoriale, definito dal legislatore come un accordo tra soggetti pubblici e privati per l?attuazione di programmi di interventi produttivi ed infrastrutturali tra loro integrati.
Il Patto territoriale è dunque un ?progetto di sviluppo di area vasta con dimensione sub ? provinciale, ma evidentemente sovracomunale, basato sul principio della programmazione dal basso, quindi della programmazione attuata dagli attori territoriali, politici e sociali, direttamente coinvolti e responsabili del processo di sviluppo a livello locale?.
Il territorio calabrese è quasi interamente ?ricoperto? da queste iniziative.
In Calabria, infatti, i Patti Territoriali hanno assunto una caratterizzazione rilevante perché si sono inseriti nella nuova programmazione economica del Mezzogiorno che prevede misure tese a stimolare la mobilitazione sociale e la cooperazione.
A sostegno del nuovo ruolo delle autonomie locali, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha promosso tra il 1997 e il 1999 i progetti Pass Patti Territoriali finalizzati ad offrire il know how necessario a sostenere gli EE.LL. nel nuovo ruolo di agente di sviluppo del territorio.

Obiettivo di questo articolo è presentare i risultati delle azioni di monitoraggio e valutazione sui progetti PASS attuati nell?area del Patto Territoriale di Vibo Valentia.
L’attività di valutazione, affidata dal Dipartimento della Funzione Pubblica a valutatori esterni e, in questo caso, alla Fondazione Rosselli, è stata finalizzata a verificare il raggiungimento degli obiettivi raggiunti ed a individuare gli eventuali scostamenti rispetto alle attese in vista di un miglioramento dell’azione di riprogrammazione.

Nella sua attività il valutatore ha optato per un’analisi quali-quantitativa, centrata sul colloquio formale ed informale con i vari stakeholders coinvolti nei singoli progetti, al fine di assumere come rilevanti ed indicativi i punti di vista di attori diversamente implicati nel processo.

Il Progetto era finalizzato a supportare il Patto Territoriale di Vibo Valentia, costituito da 21 Comuni, attraverso l?aumento delle capacità di concertazione e coordinamento tra le diverse istituzioni pubbliche locali coinvolte e in funzione della promozione e realizzazione di un progetto di sviluppo integrato. 
Destinatari erano dirigenti e funzionari delle Amministrazioni territoriali e delle autonomie funzionali coinvolte nel Patto.
Gli obiettivi specifici dell?intervento, fissati dagli Enti attuatori di concerto con le Amministrazioni destinatarie, si possono così riassumere:

  • accrescere le capacità e le abilità delle tecnostrutture regionali nelle procedure di utilizzo dei Fondi Strutturali da parte della regione Calabria;
  • sostenere le Amministrazioni nella fase di start-up del Patto Territoriale e nella messa a punto di un modello concreto e coerente di programmazione e gestione delle diverse fasi dello stesso;
  • sostenere l?interazione tra le Amministrazioni del Patto e tra queste e gli altri attori socio ? economici per la realizzazione di progetti di sviluppo;
  • migliorare l?organizzazione delle informazioni sulle politiche comunitarie e l?assistenza relativa ai programmi e alle azioni cofinanziate dall?UE, attraverso la creazione di un Ufficio Europa.

Le attività previste per perseguire gli obiettivi generali sono state:

  • attività di informazione finalizzate al coinvolgimento attivo di tutte le Amministrazioni;
  • attività di formazione/assistenza che hanno avuto come finalità l?accrescimento delle competenze professionali e il miglioramento delle procedure di gestione e spesa dei fondi strutturali;
  • attività orientate allo sviluppo del Programma.

L?analisi quantitativa effettuata dalla Fondazione Rosselli, evidenziata già a partire dal I Rapporto Intermedio di Valutazione, sottolinea un elevato tasso di partecipazione dei discenti alle attività svolte.
A fronte del successo di partecipazione registrato per l?iniziativa, si rileva tuttavia un alto tasso di rotazione, pari al 2,8 %.
Cause di tale fenomeno possono essere ricercate nelle ridotte dimensioni delle Amministrazioni destinatarie del progetto e nelle difficoltà di fare a meno del proprio personale per periodi prolungati.
Si è verificata così un? alternanza tra colleghi della stessa struttura tale da garantire una continua partecipazione al corso da parte di ciascuna amministrazione, a discapito del percorso formativo del discente, ma favorendo, per contro, una maggiore aderenza tra moduli formativi e fabbisogni del singolo.
Il valutatore ha cercato di esaminare la pertinenza di ciascun progetto relativamente ai destinatari dell’intervento attraverso la verifica di coerenza fra gli obiettivi di progetto e i profili professionali individuati dalle Amministrazioni.
Nonostante il programma Pass fosse rivolto a funzionari e dirigenti della Pubblica Amministrazione, il tasso di partecipazione dei dirigenti è stato basso nella fase di formazione (10%), raggiungendo tuttavia il 25% nella fase di assistenza consulenziale, considerata più funzionale al lavoro svolto quotidianamente.
In media ciascun partecipante ha seguito un quarto dei moduli formativi.
I questionari di autovalutazione permettono di rilevare la percezione della utilità dei corsi da parte dei partecipanti: i discenti affermano infatti di aver ?acquisito? piuttosto che ?aggiornato? le proprie conoscenze e di aver vissuto il percorso formativo più come momento di crescita professionale che come sviluppo della propria struttura di appartenenza. Ed infatti il 71% degli intervistati afferma di non aver mai lavorato con progetti a cofinanziamento comunitario e il 76% di non aver mai realizzato progetti in partnership con altri operatori/amministratori economici.

L?obiettivo che sembra essere stato raggiunto pienamente è stato quello della sensibilizzazione della classe politica  e amministrativa locale nei confronti delle problematiche attinenti allo sviluppo del proprio territorio nonchè alla necessità di costruire reti di relazioni tra le Amministrazioni finalizzate al raggiungimento di obiettivi comuni.
Il progetto, infatti, ha impiegato molte energie nel promuovere l?integrazione e il dialogo tra le Amministrazioni coinvolte attraverso le attività del nucleo di pilotaggio e l?attività formativa dei work shop che si è incentrata sui temi dello sviluppo locale.

In termini di ?apprendimento della struttura?, deve essere sottolineata la difficoltà degli EE.LL. di trasformare l?apprendimento individuale in procedure lavorative innovative e in nuove modalità di organizzazione.
Queste difficoltà sono state colte dal progetto ed hanno influenzato l?attività di assistenza consulenziale che è stata modificata in itinere, sia nei contenuti che nelle modalità di realizzazione, rispondendo alla domanda di assistenza proveniente dagli Enti che hanno mostrato profonda difficoltà nel tradurre in pratica ciò avevano appreso nella fase formativa d?aula.
Nella realizzazione concreta dell?attività di affiancamento, il gruppo di consulenza ha unito le attività di assistenza al miglioramento organizzativo con quella di assistenza progettuale trasformandole sostanzialmente in attività di monitoraggio dei progetti esistenti sul territorio.

Uno dei principali risultati raggiunti del progetto PASS in questione è stato la creazione dello Sportello Europa presso l?Amministrazione provinciale che, ancora oggi, svolge attività di informazione e sensibilizzazione per le Amministrazioni locali della provincia.

Questa testimonianza conferma che il programma PASS, nato con la specifica finalità di accrescere  l?efficacia e l?efficienza delle Amministrazioni delle Regioni rientranti nell?obiettivo 1 nell?utilizzo dei Fondi Strutturali, ha avuto il merito di trasformarsi progressivamente in uno strumento di sostegno al più generale processo di decentramento e di riforma della Pubblica Amministrazione ancora oggi al centro di importanti misure di intervento nei programmi tanto regionali quanto nazionali.

a cura di Francesca Trodella