L’internazionalizzazione dei Progetti Integrati Territoriali: il contributo del Progetto Operativo Internazionalizzazione dell’economia e della cultura del mezzogiorno

13.03.2003

Documento distribuito al Convegno Nazionale ?I Progetti Integrati Territoriali alla prova dei fatti?, organizzato dal Ministero dell?Economia e delle Finanze e svoltosi ad Agrigento il 6 e il 7 febbraio 2003

La progettazione integrata rappresenta per le Regioni una delle modalità attuative di maggior rilievo dell?attuale programmazione dei fondi strutturali, un approccio innovativo sia in termini programmatori che gestionali. Anche le politiche di internazionalizzazione rappresentano una fondamentale innovazione nella programmazione strutturale sia a livello regionale che centrale.
Il Progetto Operativo di Internazionalizzazione promosso dal Ministero degli Esteri ed il Ministero delle Attività produttive si inserisce all?interno del PON Assistenza Tecnica ed Azioni di Sistema ed ha l?obiettivo di favorire e supportare il processo di internazionalizzazione economico e culturale del Mezzogiorno d?Italia. 
Quella di considerare l?internazionalizzazione una priorità trasversale rispetto agli assi tematici del Quadro Comunitario di Sostegno ob.1 è un innovazione introdotta dall?attuale periodo di programmazione, il QCS attribuisce ai collegamenti immateriali un forte potenziale di ?rottura con gli andamenti tendenziali del passato?, in termini di variabili intermedie. Il QCS individua almeno quattro variabili di rottura legate ai processi di internazionalizzazione:

  • Capacità di esportare
  • Capacità di attrazione di investimenti esteri
  • Capacità di esportare prodotti a elevata o crescente produttività
  • Capacità di attrazione dei consumi turistici

E? evidente come i Progetti Integrati, riferiti anch?essi ad assi e misure diverse di un Programma Operativo, rappresentino un ambito ideale per l?attuazione di politiche di internazionalizzazione.
Si pensi all?esempio di un progetto integrato di distretto industriale dove le possibilità di intervento spaziano dall?internazionalizzazione passiva (marketing territoriale) all?internazionalizzazione attiva (commercio internazionale), dalle infrastrutture ai servizi alla formazione.
Alla prima riunione del Gruppo Tecnico ?Internazionalizzazione? previsto dal QCS ob.1 del 2 dicembre 2002, tale approccio è stato ribadito dal Capo Dipartimento del Ministero dell?Economia e delle Finanze, Fabrizio Barca, che ha esortato il Gruppo Tecnico potenziare gli aspetti internazionali dei Progetti integrati.
L?idea che i Progetti Integrati per loro natura rappresentino un laboratorio preferenziale per la promozione di politiche trasversali quali l?internazionalizzazione, non è una considerazione legata esclusivamente alla qualità della programmazione strutturale ed ai relativi dettami di concentrazione delle risorse o di integrazione tra fondi diversi, ma si tratta anche di una questione strategica e di opportunità che attiene all?identità dei territori quale potenziale di internazionalizzazione per le regioni. 
Il concetto stesso di sviluppo locale si basa sulla riscoperta del territorio come patrimonio e come risorsa.
Nell?attuale processo di decentramento infatti, ed in particolare con la riforma del Titolo V della Costituzione che attribuisce alle Regioni nuovi compiti in materia di rapporti internazionali, il marketing territoriale e la promozione commerciale all?estero saranno funzioni delegate sempre più dalle Amministrazioni centrali, prima con competenza esclusiva, alle Amministrazioni regionali ora investite della responsabilità di legiferare in materia di internazionalizzazione nel quadro della legislazione nazionale. In questo contesto si prospetta un ruolo per le Regioni di interlocutore diretto con sistemi paese esteri, mentre i singoli contesti territoriali, siano essi distretti economici, culturali o turistici, rappresentano gli attori e l?elemento dinamico delle relazioni internazionali promosse dalla regione.
Il Progetto Operativo di Internazionalizzazione, infatti, ha come obiettivo operativo quello di supportare il processo di internazionalizzazione di entrambi i livelli, quello regionale e quello locale, in particolare,

– a livello regionale: attraverso azioni di assistenza tecnica mirate all?integrazione tra le azioni di internazionalizzazione e le misure dei POR ed azioni di supporto all?identificazione di strategie regionali per l?internazionalizzazione.
– a livello locale: nell?ambito dei progetti integrati, attraverso il supporto alla identificazione delle potenzialità di internazionalizzazione, la progettazione e la creazione dei partenariati internazionali.

Per il raggiungimento di questi obiettivi il PO Internazionalizzazione si è dotato di apposite risorse, integrando agli esperti dell?Unità Tecnica di Internazionalizzazione competenze specifiche relative alla programmazione negoziata ed alla progettazione integrata.

I Progetti di internazionalizzazione dei PIT

La prima fase del processo e della progettazione relativa ai PIT ha mostrato tendenze diversificate secondo i contesti regionali. Diverse sono state le interpretazioni relative ai concetti di ?integrazione? e ?territorializzazione delle risorse? e questo a portato le sei regioni obiettivo 1 ad avere anche tempistiche e dinamiche differenziate nella fase di attuazione.
La strategia di approccio del PO Internazionalizzazione al tema PIT si è quindi adeguata a contesti regionali ed ha sperimentato, in questa prima fase, tre diversi modelli di azioni di assistenza tecnica in tre distinte regioni, Sicilia, Basilicata e Campania.

Sicilia:  il Progetto Integrato Regionale ?Reti per lo sviluppo locale?

L?amministrazione regionale siciliana, dipartimento della programmazione, è attualmente impegnata alla definizione dell?Accordo di Programma Quadro Sviluppo Locale, come previsto dall?Intesa Istituzionale di Programma siglata da Governo nazionale e Regionale alla fine del 1999. Tra i diversi interventi a sostegno dello sviluppo locale previsti dall?Accordo di Programma Quadro assume particolare rilievo la tematica dei PIT ed il raccordo funzionale di questi con i diversi strumenti di programmazione negoziata avviati negli ultimi anni sul territorio. A tal fine si intende di inserire nell?accordo il Progetto Integrato Regionale ?Reti per lo Sviluppo Locale?, già previsto dall?attuale Complemento di Programmazione. 
Il Progetto Integrato si propone tra i diversi obiettivi quello di sostenere il processo di internazionalizzazione dei sistemi locali regionali e di valorizzare a livello internazionale le esperienze di sviluppo locale e progettazione integrata. A tale scopo è previsto che il PIR integri le azioni del Progetto Operativo Internazionalizzazione dell?economia e della cultura del Mezzogiorno a titolarità MAE/MAP.
Il PIR prevede infatti di impegnare risorse del POR e di integrare linee di intervento e risorse dei PON o dei singoli progetti operativi relativi al PON ATAS, relativamente alle specifiche tematiche trasversali e funzioni di indirizzo e di programmi comunitari. 
L?Unità Tecnica di Internazionalizzazione ha collaborato negli ultimi mesi con gli uffici del Dipartimento della Programmazione responsabile della progettazione integrata per definire le misure di internazionalizzazione coerenti con le modalità attuative del progetto integrato.
Gli obiettivi del PO Internazionalizzazione per la valorizzazione internazionale dei PIT Siciliani sono, in sintesi::
– accompagnare i sistemi dello sviluppo locale siciliano ad individuare fabbisogni e potenzialità di internazionalizzazione attraverso azioni di animazione mirate alla definizione di progetti specifici;
– fornire indicazioni circa la riprogrammazione delle risorse territorializzate che finanzieranno il PIR, in coerenza con i risultati individuati al punto precedente;
– supportare i PIT nella fase di progettazione e attuazione, attraverso studi e analisi e assistenza tecnica;
– supportare l?amministrazione regionale ed i responsabili di misura nell?individuazione di specifici criteri di selezione e valutazione delle azioni di internazionalizzazione

Le azioni previste ai fini del raggiungimento degli obiettivi sopra citati sono:
AZIONI DI SISTEMA – rivolte ai PIT che hanno previsto azioni di internazionalizzazione a valere sul POR 
– affiancamento ai responsabili di misura per l?individuazione di metodologie e procedure, valutazione 
– assistenza tecnica e supporto ai responsabili PIT per la progettazione degli interventi 
– supporto alla creazione o potenziamento dei partenariati internazionali
AZIONI DI CONTESTO ? rivolte all?intero sistema dello sviluppo locale (PIT, , Patti territoriali, ecc.) 
– diffusione dei risultati degli studi regionali e multiregionali finanziati nell?ambito del Progetto Operativo MAE/MAP 
AZIONI DI ECCELLENZA (o azioni mirate)? rivolte all?intero sistema PIT
Gli interventi previsti dai PIT sono in larga parte infrastrutturali e di riqualificazione territoriale.
Le azioni di eccellenza invece, mirano a valorizzare gli obiettivi e gli interventi previsti dai PIT, attraverso specifici progetti tematici volti alla creazione di legami stabili, relazioni e partnership con paesi terzi.
A tal fine si prevede di restringere il campo delle ?tematiche da internazionalizzare? ad alcuni settori (cultura, ambiente, artigianato, agricoltura), e contemporaneamente di collegare PIT diversi che presentano medesime vocazioni territoriali. In tal modo sarà possibile disegnare una strategia di internazionalizzazione, collegata all?idea forza, attraverso team di esperti che, in collaborazione con i responsabili dei PIT, realizzeranno un attività di Focus Group orientata a far esprimere i fabbisogni locali e le potenzialità di internazionalizzazione legate alla tematica prescelta dai PIT. 
Quest?attività consentirà di sviluppare specifiche ipotesi progettuali di internazionalizzazione per ogni raggruppamento di PIT le risorse finanziarie necessarie (POR e altro) per l?esecuzione dei progetti individuati e soprattutto la verifica di sostenibilità economico e finanziaria delle ipotesi progettuali prospettate nel medio – lungo periodo.
Il follow up da parte dell?Unità Tecnica per l?Internazionalizzazione garantirà inoltre l?attività di assistenza tecnica all?Amministrazione regionale ed ai singoli PIT durante l?arco temporale di esecuzione del PIR.

Campania: la valorizzazione dell?internazionalizzazione dei distretti industriali

Il Programma di Internazionalizzazione (PRINT) della regione Campania destina 17 M? alle componenti di internazionalizzazione dei PI. 
Le procedure avviate dalla Regione prevedono che le proposte relative ai singoli progetti integrati vengano predisposte dalla autorità locali e dagli organismi rappresentativi degli operatori interessati alle attività del progetto, riuniti in tavoli di concertazione. 
La tipologia dei progetti integrati individuata dal CdP del POR Campania é sinteticamente raggruppabile in due modelli:
– I progetti di ambito territoriale, che integrano diversi settori di intervento;
– I progetti di distretto o filiera che riguardano particolari settori, anche estesi all?intero territorio regionale.
Sulla base delle indicazioni dei responsabili regionali, AdG POR ed Assessorato alle Attività Produttive, il PO internazionalizzazione fornirà assistenza tecnica ai progetti integrati a carattere di distretto industriale.
L?obiettivo del POR é quello di valorizzare caratteristiche e prospettive dei sistemi locali individuati, sostenendone la proiezione verso l?esterno. 
Obiettivo specifico dell?intervento di assistenza tecnica sarà quello di verificare la consistenza e organicità delle domande e delle proposte relative alle componenti di internazionalizzazione produttiva, sia sotto l?aspetto del marketing delle produzioni che del sostegno alle integrazioni industriali. 
In particolare, l?intervento risponderà alla richiesta della Regione di disporre di criteri di riferimento sia per la predisposizione che per la valutazione delle azioni destinate alla internazionalizzazione da inserire nei progetti integrati. Inoltre, l?intervento si propone di contribuire alla definizione delle procedure per l?attuazione delle azioni.
Le attività saranno eseguite, in una prima fase, da un team di esperti selezionati dalla banca dati Roster del MAE/MAP e comprendono:
– Esame della preparazione dei progetti distrettuali industriali;
– Analisi delle esigenze manifestate dai promotori e dagli operatori, in sede di concertazione e sulla base delle proposte effettivamente elaborate;
– Ricerca dei riferimenti concettuali ed operativi per la definizione di azioni destinate alla internazionalizzazione specifica per i settori oggetto dei progetti;
– Verifica delle esperienze realizzate e delle metodologie seguite nella pratica nazionale ed internazionale (benchmarking);
– Elaborazione di contributi tecnici specifici per ogni distretto;
– Elaborazione di linee guida per la valutazione delle componenti di internazionalizzazione.

Successivamente a questa prima fase la Regione prevede di costituire un centro di indirizzo strategico per la valorizzazione dell?internazionalizzazione dei distretti industriali campani, rispetto al quale il PO Internazionalizzazione potrà fornire supporto attraverso azioni mirate di assistenza tecnica.

Basilicata: il PIS – Progetto Integrato Settoriale per l? internazionalizzazione

La regione Basilicata ha intenzione di valorizzare la funzione trasversale delle azioni di internazionalizzazione all?interno del POR attraverso un PIS Internazionalizzazione (Progetto Integrato Settoriale), a regia regionale, che rappresenta la piattaforma negoziale per la concertazione locale delle strategie e dei relativi interventi diretti alla crescita internazionale dell?economia e della cultura della Basilicata. 
I progetti integrati settoriali per loro natura e per le loro ricadute sull?insieme del territorio regionale richiedono una forte e diretta regia regionale.
La strategia del progetto integrato sull?internazionalizzazione si fonda su un idea-forza che scaturisce dall?identificazione dalle vocazioni e potenzialità internazionali delle istituzioni e dal territorio, ovvero dalla ricognizione di domande sociali predominanti nell?ambito regionale. 
Dalla definizione dell?idea-forza discende la determinazione dell?ambito degli interventi, le modalità di attuazione, il fabbisogno finanziario.
L?attuazione delle misure sarà gestita a livello regionale applicando, per la selezione delle operazioni dei  regimi di aiuto, le quote finanziarie ed il peso dei criteri di selezione dei progetti, mentre per le operazioni non riconducibili a regimi di aiuto (interventi infrastrutturali o di stretta competenza degli Enti locali) l?individuazione dell?operazione maturerà mediante una forma negoziata sul territorio.
Poiché la dimensione trasversale sugli interventi previsti dal POR tende a travalicare i confini di tale strumento di programmazione, si rende necessario una complementarietà degli interventi legati alla programmazione negoziata (Patti e Contratti d?Area) ai Programmi di Iniziativa Comunitaria (INTERREG III e LEADER II), agli Accordi di Programma Quadro, alle Intese Istutizionali, ad altre forme di finanziamento pubblico. 
Al fine di garantire l?effettiva integrazione tra misure e fondi e la rispondenza delle azioni agli obiettivi del programma sarò necessario disegnare un centro di responsabilità specifico, fermo restando le competenze istituzionali di gestione che attengono ai responsabili di misura indicati dal Complemento di Programmazione. 
Gli interventi di assistenza tecnica del PO Internazionalizzazione per il PIS Basilicata intendono, in prima analisi, fornire all?amministrazione regionale un?elaborazione strategica delle single misure del POR che valorizzi trasversalmente ai vari Assi l?obiettivo di internazionalizzazione economica e culturale della Regione.
In particolare si intende finalizzare la seconda e terza fase dell?attività di identificazione delle potenzialità di internazionalizzazione economico ? culturali (c.d. mappatura), che interessa la Basilicata verso la identificazione e redazione di alcuni studi/opportunità volti alla promozione in senso internazionale di alcuni settori strategici, quali:
– sviluppo locale;
– comunicazione integrata;
– cultura;
– turismo;
– ambiente;
– pubblic utilities.

Conclusione e prospettive future

Le attività descritte e programmate e soprattutto la fase di studio propedeutica alla definizione delle azioni qui esposte, consentono di fare un primo bilancio e soprattutto di trarre alcune conclusioni utili per l?attività futura presso le regioni. In particolare è utile sottolineare che il PO Internazionalizzazione potrà contribuire in modo efficace alla prossima fase di riprogrammazione dei POR, grazie all?esperienza acquisita, attraverso modalità diversificate rispetto alle esigenze delle regioni. Esistono però almeno tre livelli di intervento che è opportuno menzionare:
1. livello programmatorio: il supporto nell?individuazione di criteri di selezioni, parametri di valutazione e indicazioni utili a ?stimare? e ?qualificare? le azioni di internazionalizzazione nella fase di redazione delle schede di misura a vario titolo coinvolte dal processo di internazionalizzazione; 
2. livello attuativo: la valorizzazione della ?trasversalità? dell?internazionalizzazione attraverso l?integrazione ?sostanziale? tra le diverse misure del POR.  
3. livello realizzativo: il sostegno istituzionale delle Amministrazioni centrali e delle loro reti di collegamento sia a livello nazionale che internazionale ed il supporto dell?Unità Tecnica di Internazionalizzazione per l?analisi e l?individuazione delle potenzialità di internazionalizzazione dei Progetti Integrati delle Regioni obiettivo 1.

a cura di Ministero dell'Economia e delle Finanze