I primi esperimenti di (auto)valutazione degli insegnanti

27.01.2003

E’ ormai arrivato al suo primo mese di sperimentazione il progetto di (auto)valutazione delle competenze professionali degli insegnanti, elaborato ed attuato dall’Istituto tecnico “Luca Pacioli” di Crema. Le linee guida del progetto in questione erano infatti state predisposte a partire della primavera del 2001 da 60 insegnanti dell’Istituto Pacioli, che avevano provveduto a predisporre i modelli dei questionari da sottoporre a valutazione e ad individuare i soggetti da intervistare per la compilazione delle “pagelle”. Solo nel mese di dicembre si è tuttavia dato il via alla prima fase della sperimentazione, che dovrebbe concludersi a fine anno scolastico con la pubblicazione dei primi risultati. L’iniziativa – osservano i suoi propositori – rappresenta il tentativo di combinare in un unico progetto i processi di valutazione e di autovalutazione degli insegnanti: da una parte, i criteri per la predisposizione dei formulari sono infatti stati determinati con la collaborazione dei medesimi insegnanti destinatari dell’iniziativa; dall’altra parte, ogni docente si è sottoposto alla valutazione dei colleghi, degli studenti e dei genitori. E’ inoltre importante osservare come i risultati ricavati dalla lettura dei questionari siano intesi non come un giudizio sulla professionalità del singolo docente, quanto come un feedback di indicazioni (tendenzialmente oggettive, data la loro provenienza da punti di osservazione diversi e distinti) volte al miglioramento dell’attività docente.
L’iniziativa in esame offre numerosi spunti di dibattito sia come esempio di progetto ideato e realizzato nella più piena autonomia scolastica, sia come possibile soluzione all’esigenza diffusa di un maggiore monitoraggio dell’attività didattica. Rispetto all’iniziativa del MIUR, presentata dai giornali in questi giorni, di un codice deontologico e di un organo di autogoverno dei professori, è infatti possibile constatare come il progetto di autovalutazione messo a punto dal Liceo di Crema tenda a cogliere le effettive esigenze della base e a garantire una maggiore flessibilità nel processo di monitoraggio dell’attività docente e nel suo processo di adeguamento interno.

a cura di Elena Griglio