Emanati il 16 marzo 2007 dal ministro dell’università, i decreti Mussi per il riordino delle classi e dei corsi di laurea triennali e magistrali rappresentano al tempo stesso un punto di ar-rivo ed un punto di partenza nel complesso e tortuoso percorso che l’università italiana ha in-trapreso negli ultimi anni: da quando, cioè, i vecchi ordinamenti quadriennali sono andati in pensione, lasciando spazio ad una nuova architettura articolata su due cicli formativi . I decreti che in questa breve analisi ci proponiamo di richiamare nei loro elementi caratte-rizzanti – mettendone dunque in risalto pregi e difetti – rappresentano infatti un punto di arri-vo rispetto a quanto è stato fin qui fatto: sono passati quasi otto anni dal varo della riforma che, nel 1999, ha radicalmente modificato l’assetto del sistema formativo universitario e l’esperienza maturata ha suggerito la necessità di apportare dei correttivi al sistema.
I Decreti Mussi riaprono i giochi. Per orientarsi tra le innovazioni ed i cambiamenti nel “cantiere università”
25.05.2007