Approvato il decreto sul diritto all’istruzione e alla formazione obbligatoria

22.06.2004

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 21 maggio scorso in via preliminare, su proposta del Ministro Moratti, altri due decreti legislativi sulla riforma della scuola, in attuazione della legge-delega 53/2003: quello riguardante l’innalzamento dell’obbligatorietà scolastica fino ai 18 anni e il decreto sull’alternanza scuola-lavoro.
Il decreto sul diritto all’istruzione e alla formazione obbligatoria per tutti fino a 18 anni, predisposto in attuazione della delega al Governo conferita dall’articolo 1, commi 1 e 2 e dall’articolo 7 della legge n. 53/2003, disciplina il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione di ciascuna persona, a partire dal primo anno della scuola primaria, per il raggiungimento del pieno successo formativo.
La legge n. 53/2003 prevede, infatti, che sia assicurato a tutti il diritto all’istruzione e alla formazione per almeno dodici anni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età. Tale diritto si realizza nel primo ciclo del sistema dell’istruzione (scuola primaria + scuola secondaria di primo grado) e nel secondo ciclo (licei + istruzione e formazione professionale).
I punti cardine del decreto sono:
· diritto/dovere all’istruzione per dodici anni, o almeno fino al conseguimento di una qualifica entro il 18° anno di età. L’innalzamento dagli attuali nove a dodici anni sarà graduale. Già dal prossimo anno scolastico 2004-2005 partirà il primo innalzamento della scolarità obbligatoria di un anno;
· responsabilità dei genitori o di “coloro che a qualsiasi titolo ne facciano le veci” per l’adempimento del dovere di istruzione e formazione dei minori;
· vigilanza dei Comuni sull’adempimento da parte dei genitori del dovere di mandare i figli a scuola fino ai 18 anni;
· raccolta dei dati da parte dell’Anagrafe nazionale degli studenti istituita presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. L’Anagrafe evidenzierà l’elenco nominativo degli eventuali abbandoni, scuola per scuola, in modo da assistere gli alunni e le famiglie perché i ragazzi che hanno lasciato la scuola possano rientrare nel sistema e raggiungere il pieno successo formativo;
· servizi di orientamento delle scuole secondarie di primo grado sulla base dei percorsi personalizzati di ciascun allievo, con il coinvolgimento delle famiglie e delle istituzioni scolastiche;
· sanzioni ai genitori inadempienti, come previsto dalle norme attualmente in vigore;
· pari valori di credito alla frequenza positiva di qualsiasi segmento del secondo ciclo (licei, istruzione/formazione professionale, alternanza scuola-lavoro, apprendistato);
· passaggi assistiti e assicurati tra i sistemi formativi e possibilità di cambio di indirizzo all’interno del sistema dei licei e dell’istruzione e formazione professionale;
· monitoraggio congiunto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sull’attuazione del decreto con conseguente relazione triennale al Parlamento;
· esenzione da qualsiasi tassa di frequenza per le scuole statali. Già dal prossimo anno scolastico 2004/2005 partirà la gratuità dalle tasse per i primi due anni degli istituti secondari superiori e dei percorsi sperimentali di istruzione/formazione professionale realizzati a norma dell’Accordo-quadro della Conferenza unificata del 19 giugno 2003. La gratuità verrà estesa gradualmente a tutti i 12 anni della scolarità obbligatoria.

a cura di Rosalba Picerno