L’istruzione italiana non passa l’esame dell’Ocse

31.10.2006

Il rapporto Education at a glance 2006 è una fotografia dei sistemi educativi e dei risultati scolastici nei paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico dalla quale emerge che il sistema di istruzione italiano è iniquo, di bassa qualità e di durata insufficiente.
In quasi tutti i paesi Ocse il livello dei risultati scolastici continua a crescere, si legge nel Rapporto e mentre più di un terzo degli studenti (in alcuni paesi la percentuale sale al 50%) riesce a lurearsi, c’è ancora una consistente fascia di giovani che non completano le scuole secondarie.

La sezione dello studio Ocse relativa all’Italia è consultabile online e rivela molte zone d’ombra nel nostro sistema di istruzione, a cominciare dalla durata dei percorsi formativi (in media gli adulti italiani ricevono poco più di 10 anni di educazione mentre mostra come i risultati scolastici a livello di istruzione secondaria superiore sono ben al di sotto della media dei paesi Ocse.

A fronte di una scarsa qualità, si legge nel rapporto, l’istruzione italiana ha però alti costi: l’Italia, infatti, spende cifre relativamente alte per ogni studente fino all’istruzione secondaria superiore e le risorse vengono convogliate verso un grande numero di insegnanti relativamente poco pagati. In contrasto ai trend demografici, poi, emerge l’orientamento a investire relativamente poco sull’educazione universitaria e post-secondaria mentre sempre più persone in tutto il mondo stanno completando corsi universitari e altre forme di educazione terziaria, dice il rapporto.

Per maggiori informazioni si vedano:

Il sito ufficiale OCSE
La sintesi del rapporto OCSE in inglese

a cura di Rosalba Picerno