Liberalizzazioni: le novità per la scuola

24.04.2007

Con l’approvazione in via definitiva da parte del Senato del Disegno di legge sulle liberalizzazioni, sono state  introdotte nel mondo della scuola alcune importanti novità:
1) Vengono mantenuti gli attuali istituti tecnici e professionali nell’ambito del sistema di istruzione secondaria, finalizzati al conseguimento del diploma di istruzione secondaria. Soppressi i licei tecnologici ed economici, che non sono mai stati attuati.
2) È possibile istituire, in ciascuna provincia, i “Poli tecnico-professionali”, organismi di natura consortile formati da tre componenti: istituti tecnici e professionali; strutture formative accreditate per il conseguimento di qualifiche e diplomi professionali spendibili a livello nazionale ed europeo; istituti tecnici superiori che saranno istituiti come trasformazione degli attuali Ifts (cioè percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore post secondaria non universitaria).
3) A chi fa donazioni in favore delle istituzioni scolastiche, finalizzate all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell’offerta formativa vengono riconosciute le stesse agevolazioni fiscali previste per le donazioni fatte alle Fondazioni. Gli sgravi sono previsti per tutte le donazioni effettuate da persone fisiche, imprese e mondo dell’associazionismo no profit (Onlus). (Vengono riordinati e potenziati gli istituti tecnici e professionali, quali istituzioni appartenenti al sistema dell’istruzione secondaria superiore, strutturati organicamente sul territorio attraverso collegamenti stabili con il mondo del lavoro, con la formazione professionale, con l’università e la ricerca.
4) Si adottano appositi regolamenti ministeriali per snellire il numero degli attuali indirizzi di studio degli istituti tecnici e professionali, per avere un monte ore di lezioni sostenibile dagli allievi, per prevedere più spazio per le attività di laboratorio, di tirocinio e di stage e per orientare meglio alle scelte universitarie e al sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore.
5) Vengono predisposte linee guida, definite con il sistema delle Regioni e delle Autonomie Locali, per realizzare raccordi organici tra i percorsi dell’istruzione tecnico-professionale e i percorsi dell’istruzione e formazione professionale effettuati da idonee strutture formative e per il conseguimento di qualifiche e diplomi professionali di competenza delle Regioni che rispondano ai livelli essenziali delle prestazioni e siano spendibili su tutto il territorio nazionale.
6) Viene rinviato di un altro anno l’avvio del secondo ciclo di istruzione previsto dalla riforma Moratti.

a cura di Rosalba Picerno