Commissione europea: adottate misure politiche per la sicurezza delle reti e delle informazioni

21.06.2006

Operatori economici, privati e pubbliche amministrazioni in Europa sottovalutano ancora i rischi di un’insufficiente protezione delle reti e delle informazioni in esse contenute. Attualmente la sicurezza informatica rappresenta solo il 5-13% della spesa in Information Tecnology dei soggetti sopra citati, un dato basso in modo allarmante. In questo senso, la Commissione si è fatta promotrice, in un documento politico, di una nuova strategia di sicurezza, una campagna di sensibilizzazione chiamata “IT Security for Europe”, attraverso l’attivazione di una piattaforma di dialogo aperta ed inclusiva di tutti gli attori coinvolti.
La Commissione europea ha adottato il 31 maggio 2006 una Comunicazione nella quale promuove una sicurezza generale consapevole: nel documento si incoraggia una partnership tra gli Stati membri dell’Ue, il settore industriale dell’IT e l’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (ENISA) al fine di condividere l’aggiornamento dei dati economici e statistici generali sulla sicurezza della tecnologia e dell’informazione (inclusi i dati sulla dimensione e sull’andamento dell’industria della sicurezza ICT in Europa) ed infondere tra i cittadini, le autorità e le associazioni una maggiore consapevolezza dell’importanza della protezione dei propri dati e sistemi tecnologici.
La Commissione intende omogeneizzare le politiche nazionali sulla rete e la sicurezza delle informazioni, allo scopo di migliorare il dialogo tra le autorità pubbliche attraverso l’Unione, identificare delle best practices e aumentare il livello di consapevolezza sul problema. L’ente ENISA (European Network and Information Security Agency), verrà incaricato di sviluppare un piano di raccolta dati a livello europeo per gestire gli incidenti della sicurezza e misurare il livello di fiducia degli utenti. Inoltre dovrà esaminare la fattibilità di un sistema di condivisione e allarme “multilingua”.
Congiuntamente la Commissione sta procedendo ad una consultazione pubblica sulle implicazioni, in termine di sicurezza e di rispetto della privacy, dell’identificazione per onde radio (RFID) i cui risultati verranno pubblicati a fine anno. L’iniziativa fa parte di una politica sulla sicurezza dell’informazione che già include i messaggi non sollecitati (spam), gli spyware, la cybercriminalità, l’integrità e la protezione in Europa delle infrastrutture di comunicazione e delle loro attività di ricerca.

a cura di Laura Sanna


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