Note minime sull’evoluzione della legislazione delegata nella recente prassi

29.05.2002

Nel corso degli ultimi anni, secondo alcuni autori, nell’uso dei decreti legislativi si è verificata una vera e propria “esplosione”, sia dal punto di vista quantitativo sia sul piano ‘qualitativo’. Si è, infatti, fatto ricorso allo strumento di cui all’art. 76 Cost. per procedere a molte delle recenti riforme, per lo più producendo ampie normative di natura intersettoriale. Esemplare in questo senso può essere considerata la legislazione delegata di attuazione delle leggi n. 59/1997 e n. 127/1997 (c.d. Bassanini 1 e 2). Il ruolo cardine assunto dall’esecutivo nella produzione normativa è, inoltre, confermato dall’incremento dei regolamenti emanati ai sensi dell’art. 17, comma 2, della l. 400/88, sempre più assimilati nella prassi recente ai decreti legislativi.

Nelle pagine seguenti si illustreranno le ragioni di fondo di questo spostamento della funzione normativa dal Parlamento al Governo. Si analizzeranno, inoltre, le problematiche che questa nuova tendenza pone, con particolare riferimento ai rischi di “marginalizzazione” delle Camere e alla minore trasparenza e apertura del procedimento di legislazione delegata rispetto a quello ordinario.


di Piero Gambale e Giovanni Savini


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