Corte di giustizia C.E., Sez. VI – 15 maggio 2003 (causa C-214/00)
Commissione delle Comunità europee (Avv. G. Valero Jordana) c. Regno di Spagna (Avv. S. Ortiz Vaamonde)
Con la recente sentenza la Corte di Giustizia censura la Legge del 18 luglio 1958, la Ley de Contractos del Estado ( Legge spagnola sugli appalti pubblici). In particolare il giudice comunitario stigmatizza la normativa spagnola per:
1) Non aver adottato le misure necessarie per conformarsi alle disposizioni degli artt.1 e 2 della direttiva del Consiglio 21 dicembre 1989, 89/665/CEE, che coordina le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative relative all’applicazione delle procedure di ricorso in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture e di lavori, come modificata dalla direttiva del Consiglio 18 giugno 1992, 92/50/CEE, che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi
2) per aver omesso di estendere il sistema di ricorsi garantiti da questa direttiva 92/50 alle decisioni adottate dalle società di diritto privato, istituite per soddisfare specificamente necessità d’interesse generale, prive di natura industriale o commerciale, dotate di personalità giuridica, e la cui attività è soprattutto finanziata da amministrazioni pubbliche o da altri organismi di diritto pubblico, o la cui gestione è soggetta ad un controllo da parte di quest’ultimi, oppure il cui organo di amministrazione, di direzione o di vigilanza è composto da membri dei quali più della metà siano nominati dalle amministrazioni pubbliche e dagli altri organismi di diritto pubblico, e
3) per aver subordinato, in generale, la possibilità di adottare misure cautelari in relazione alle decisioni prese dalle amministrazioni aggiudicatrici alla necessità di proporre previamente un ricorso contro la decisione dell’amministrazione aggiudicatrice.