Il Consiglio di Stato afferma il principio della necessaria esclusione delle offerte in deroga ai minimi di tariffa professionaleConsiglio di Stato, 12 ottobre 2004, n. 6572

12.10.2004

Il Consiglio di Stato con la sentenza in rassegna, seguendo un orientamento della Corte di Cassazione, secondo cui i patti in deroga ai minimi tariffari, previsti dalle norme vigenti in materia di prestazioni rese da professionisti, relativamente alla realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico con onere in tutto o in parte a carico dello Stato o di altri enti pubblici, sono nulli perché contrari a norme imperative sia per gli ingegneri che per gli architetti (Cass. Civ., Sez. II, 28 giugno 2000, n. 8787), ha affermato la necessità di disporre l’esclusione dalle gare di appalto di offerte che violano norme imperative.

Il massimo consesso della giustizia amministrativa, inoltre, ha ribadito che la violazione di norme inderogabili ex lege non richiede che il bando di gara contenga una clausola che commini espressamente l’esclusione in caso di inosservanza.

Da ciò ne consegue che, qualora una impresa presenti un’offerta in contrasto con prescrizioni contenute in norme inderogabili, la stessa dovrà essere necessariamente esclusa.

a cura di Sergio Caracciolo


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