Project financing: il Consiglio di Stato definisce alcune regole della gara per la scelta del promotoreConsiglio di Stato, sez.V, 10 novembre 2005, n. 6287

08.02.2006

L’istituto del project financing è uno strumento di realizzazione di lavori e servizi pubblici indubbiamente utile in quanto, da un lato, consente all’Amministrazione di perseguire il fine pubblico senza doverne sopportare l’onere finanziario; dall’altro, costituisce, per l’operatore economico che assume la veste di promotore, una indubbia fonte di lucro, essendo essenziale, alla praticabilità dell’istituto, che l’attività economica finanziata sia di per sé idonea ad assicurare utili in grado di consentire la copertura dei costi e, nel contempo, la gestione proficua dell’attività stessa, secondo regole proprie dell’imprenditoria privata.

Nell’esaminare una fattispecie inerente alla selezione del promotore nell’ambito della procedura del project financing, il Consiglio di Stato, nella sentenza n. 6287/2005, ha ritenuto che il complesso normativo di cui agli artt. 37-bis e 37-ter non consente di modificare i contenuti minimi ed essenziali della proposta.

Il giudice, in particolare, sostiene il proprio convincimento anche con riferimento a quanto stabilito dall’art. 37-ter, che contempla l’apporto collaborativo del proponente che ne faccia richiesta, soltanto dopo che sia stata superata e risolta favorevolmente, per la singola proposta, la fase della verificazione della sua ammissibilità, ovvero della mancanza di elementi ostativi alla sua realizzazione, allorché si sia passati alla fase successiva, nella quale si procede alla “valutazione” dell’interesse pubblico alla sua realizzazione, “anche comparativamente” con altre proposte.

Unitamente a questo profilo, il Consiglio di Stato analizza approfonditamente il modulo procedimentale inerente alla scelta del promotore, in merito al quale, dopo un’interessante disamina logico-argomentativa, conclude ritenendo che, in tale fase, non è consentito applicare in via analogica le tipiche regole dell’evidenza pubblica.

a cura di Sergio Caracciolo


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