L’Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori (ISFOL) – che mette a confronto gli attori della formazione in Italia, tra i quali Regioni ed Università – ha presentato, lo scorso 8 maggio, un’indagine sul ruolo e la figura professionale dei lavoratori che si occupano di orientamento scolastico e professionale.
In una società caratterizzata da mutamenti rapidi nell’organizzazione del lavoro, l’orientamento è diventato, infatti, strumento cruciale e trasversale di sviluppo delle risorse umane.
Il tema dell’orientamento ha assunto nel corso degli ultimi anni una centralità crescente, sia nel dibattito teorico sia all’interno delle politiche sociali volte al benessere della persona ed allo sviluppo professionale, venendo ad assumere un significato sempre più globale, sia rispetto alle fasi di vita dell’individuo che ai soggetti che attuano azioni di orientamento all’interno del sistema.
L’orientamento, a tal fine, deve essere visto come processo intergato che pone al centro dell’intervento le persone nella loro complessità, aiutandole ad affrontare tutti gli aspetti del proprio sviluppo: personali, di prospettiva professionale, di prosecuzione degli studi, di inserimento nel mondo del lavoro: in quest’ottica, l’indagine svolta ha inteso verificare la possibilità di costruire un sistema generale di orientamento che, pur riconoscendo ad ogni specifica area di azione la propria legittimità, sia unitario ed integrato in tutte le sue parti.
A tal fine, tutti i soggetti istituzionali, nell’ambito della propria competenza, sono chiamati a partecipare alla costruzione di tale sistema, così da rispondere in modo esaustivo alle aspettative di una utenza sempre più complessa ed esigente.
Presentata l’indagine ISFOL sul ruolo e la figura professionale dei lavoratori che si occupano di orientamento scolastico e professionale
23.05.2003