La votazione del calendario dei lavori può essere considerata come un punto all’ordine del giorno?

05.07.2005

Nella seduta antimeridiana dell’Assemblea del Senato del 15 giugno 2005, il senatore Manzione (Margh.-DL-U) ha sollevato un richiamo ai sensi dell’art. 92 del regolamento, sottolineando la presunta violazione dell’art. 108, comma 4, del regolamento stesso, laddove prevede che, nel caso in cui la seduta venga tolta per mancanza di numero legale (come accaduto nella seduta del 14 giugno 2005) ed il calendario dei lavori non preveda altra seduta, il Senato venga convocato il giorno successivo alla stessa ora e con lo stesso ordine del giorno.
Il senatore Manzione è intervenuto per sottolineare che lo stampato dell’ordine del giorno recava sostanziali modificazioni rispetto a quello del giorno precedente, in quanto l’approvazione del calendario dei lavori – al quale era stata presentata una proposta di modifica, da parte del senatore Ripamonti (Verdi-UN) e altri, volta ad espungere l’esame del disegno di legge di delega per la riforma dell’ordinamento giudiziario, sulla votazione della quale era appunto mancato il numero legale – era stata inserita come primo punto all’ordine del giorno. Il tenore letterale della disposizione regolamentare imporrebbe, ad avviso, l’apertura della seduta con il primo punto non trattato dell’ordine del giorno della seduta precedente, con la possibilità, di seguito, di inserire tra i vari punti all’ordine del giorno anche la deliberazione sul calendario. Il senatore Manzione ha perciò contestato che la votazione del calendario potesse costituire punto all’ordine del giorno e che, per di più, potesse sovvertire l’ordine del giorno stesso.
Il Vicepresidente del Senato Fisichella ha invece interpretato la disposizione regolamentare richiamata nel senso di aprire la nuova seduta dal punto in cui era stata tolta quella precedente, ovvero dalla votazione sulla modifica al calendario dei lavori, che è stata poi respinta dall’Assemblea.

a cura di Rosella Di Cesare e Giovanni Piccirilli