E’ possibile sospendere l’apertura della votazione per consentire di intervenire per dichiarazioni di voto?

14.11.2005

Nella seduta antimeridiana dell’Assemblea del Senato del 6 ottobre 2005, il sen. Bordon (Margherita-Dl-U) lamenta una presunta violazione dell’art. 110 del regolamento del Senato, in quanto i senatori Grillo (Fi), Tarolli (Udc), Pedrizzi (An) e Tirelli (Lp) erano intervenuti in dichiarazione di voto successivamente all’inizio delle operazioni di voto sugli emendamenti riferiti all’art. 19 del disegno di legge A.S. 3328 ed abbinati, concernente “Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari”. Il senatore Bordon ricorda che l’art. 110 del regolamento del Senato dispone che, cominciata la votazione, questa non possa essere interrotta e che non è più concessa la parola fino alla proclamazione del voto, salvo che per un richiamo alle disposizioni del Regolamento relative alla esecuzione della votazione in corso o per segnalare irregolarità nella votazione stessa o difetti nel funzionamento del dispositivo elettronico di voto. Al contrario, con il dare la parola ai suddetti senatori il Presidente del Senato avrebbe consentito di far entrare in aula nove senatori, così alterando l’esito della votazione sull’emendamento (che è stato respinto con sette voti di differenza).
Il presidente Pera precisa di aver dato la parola al senatore Grillo in quanto non si era precedentemente accorto della sua intenzione di intervenire in sede di dichiarazioni di voto e si era avveduto di ciò solamente dopo la segnalazione del senatore segretario e riafferma la regolarità della votazione svoltasi.
La questione viene poi ripresa nella successiva seduta dell’11 ottobre 2005 dallo stesso sen. Bordon e dal sen. Angius (Ds-U): questi, intervenendo sul processo verbale, lamentano che da esso non risulti la risposta del Presidente Pera circa la regolarità della votazione.
Il Vicepresidente Moro ribadisce che in quella occasione il Presidente sostiene di aver ricevuto da parte di un senatore segretario la segnalazione di una richiesta di dichiarazione di voto, la quale è espressione di uno specifico diritto di manifestare l’orientamento politico di un gruppo parlamentare. In conclusione, ricordando che ai sensi dell’art. 112 del regolamento non è ammessa alcuna protesta sulle deliberazioni del Senato stesso, il Presidente ritiene che il fatto che la Presidenza abbia sospeso l’apertura della votazione e dato la parola al senatore Grillo e agli altri oratori non abbia comportato alcuna violazione dell’art. 110 del regolamento sul divieto di interruzioni della votazione.

a cura di Rosella Di Cesare e Giovanni Piccirilli