Il contributo della Business Intelligence per analizzare, programmare e supportare i processi di formulazione, sviluppo e valutazione delle politiche sociali

Il 10 maggio scorso si è tenuto al Forum PA un convegno, promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dal titolo “Politiche pubbliche: la Business Intelligence per analizzare, programmare e supportare i processi di formulazione, implementazione e valutazione delle politiche”. Queste le implicazioni essenziali del tema: negli ultimi anni è cresciuta una forte attenzione verso la valutazione preventiva dell’impatto delle politiche pubbliche e verso il monitoraggio dell’efficacia di tali politiche. Ogni decisore politico è consapevole che le riforme innovative e di particolare rilevanza sociale possono infrangersi in politiche attuative inefficaci e talvolta in contrasto con i principi ispiratori delle politiche stesse. Gli strumenti per il supporto alle decisioni (ovvero gli strumenti comunemente definiti di Business Intelligence) consentono di valutare, dal punto di vista qualitativo e quantitativo, gli impatti e l’efficacia delle politiche e di prevedere, simulare e monitorare gli effetti delle azioni programmate valutando quanto sono correlati i risultati attesi con gli obiettivi prefissati. L’attività di previsione, simulazione e monitoraggio delle politiche pubbliche prevede esplicitamente qualcuno dei seguenti punti: tradurre le politiche in obiettivi amministrativi; definire gli obiettivi amministrativi in forma misurabile e quantificabile; definire gli indicatori di efficienza e di efficacia tali da misurare gli output più rilevanti, come ad esempio i livelli di servizio, i risultati economici o gli aspetti qualitativi; definire i criteri per la comparazione dei risultati dei programmi con gli obiettivi stabiliti; determinare le modalità con le quali verificare e validare i valori misurati; effettuare simulazioni di scenari, per verificare l’impatto delle politiche; monitorare l’efficacia delle politiche.