E’ possibile che il Governo ponga la questione di fiducia su un provvedimento prima che l’Aula abbia svolto la discussione generale?

01.08.2006

In apertura della seduta del 27 giugno 2006 dell’Assemblea del Senato, dedicata alla discussione generale del decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173, recante proroga termini per l’emanazione di atti di natura regolamentare (S. 325), e prima che il presidente dia la parola al rappresentante del Governo, il senatore Pastore (FI), dopo aver espresso dissenso per le “voci” giunte dalla riunione dei Capigruppo secondo le quali il Governo porrà la questione di fiducia sul maxiemendamento a tale decreto-legge prima ancora che abbia inizio la discussione generale, richiama l’attenzione dell’Assemblea sulla mancanza di precedenti in tal senso.
Il presidente Marini precisa che esistono precedenti in tal senso e che, in ogni caso, darà prima la parola al presidente della 1a Commissione Affari costituzionali Mancino, affinché illustri il contenuto del provvedimento, e poi al rappresentante del Governo.
Dopo tale intervento, prendono la parola il senatore Malan (FI) e il senatore Schifani (FI), richiamando tra l’altro l’articolo 94 del Regolamento del Senato, ai sensi del quale “nell’esame dei disegni di legge si ha, anzitutto, la discussione generale” e segnalando che questa non può consistere solo della relazione introduttiva.
Dopo ulteriori interventi, tra cui quello della senatrice Finocchiaro (Ulivo), la quale chiarisce che durante la XIV legislatura si era già verificato un precedente in tal senso (nella seduta del 21 aprile 2004) il presidente Marini riafferma il proprio orientamento.

a cura di Giovanna Perniciaro