Può essere limitata, alla Camera, la facoltà del Governo e della Commissione di presentare emendamenti in corso di seduta?

03.04.2007

Nel corso della seduta del 28 febbraio 2007 della Giunta per il Regolamento della Camera dei deputati, è stato affrontato il tema della presentazione di emendamenti nel corso della seduta da parte della Commissione o del Governo, secondo le disposizioni dell’art. 86, comma 5, reg. Cam.
La questione, già emersa nel corso della seduta dell’Assemblea della Camera dell’8 febbraio 2007, concerne nello specifico la conferma o meno della prassi applicativa generatasi dalla norma regolamentare richiamata.
Attestato che il principio secondo cui sono inammissibili proposte modificative di subemendamenti è assolutamente consolidato, il Presidente Bertinotti ha chiarito nella sua relazione iniziale come la norma regolamentare si limiti a contemplare “emendamenti e articoli aggiuntivi” tra le proposte azionabili dal Governo e dalla Commissione, anche quando la discussione sia già cominciata, senza citare i subemendamenti, in modo da consentire comunque ai gruppi o a singoli deputati, sebbene nel numero minimo di trenta, di proporre subemendamenti a tali proposte di modifica. Inoltre, ha ribadito che tale peculiare riconoscimento di prerogative a soggetti come il Governo e la Commissione discende dalla posizione ad essi assegnata nel procedimento legislativo, per cui, in definitiva, “il Regolamento consente a questi soggetti di dire l’ultima parola” anche attraverso la facoltà loro riconosciuta in via esclusiva di proporre modifiche ad emendamenti oltre i termini o, appunto, di presentare emendamenti ed articoli aggiuntivi sino al momento della votazione dell’articolo.
Confermando quindi la prassi applicativa sin qui maturata, il Presidente ha osservato come, sul piano dell’opportunità, possa considerarsi una soluzione di buon senso quella di privilegiare alla presentazione di nuovi testi la riformulazione di emendamenti già presentati. Su tale riformulazione il Presidente fisserebbe un termine per la presentazione dei subemendamenti, da intendersi ovviamente limitati alle parti oggetto di riformulazione.

a cura di Giovanni Piccirilli