Il Comitato per la legislazione vota i pareri che esprime?

17.04.2007

Nella seduta del 18 ottobre 2006 del Comitato per la legislazione, in merito all’esame del disegno di legge in tema di ordinamento giudiziario (A.C. 1780), il deputato Gamba – in presenza di molteplici opinioni discordanti rispetto allo schema di parere proposto dal relatore – ha chiesto di procedere alla votazione del parere.
Il Presidente Russo nel rispondere negativamente a tale richiesta, ha precisato che per prassi – consolidata e incontrastata – il Comitato non effettua votazioni, né esprime pareri favorevoli o contrari, quanto, piuttosto, si limita a pronunciare pareri che recano condizioni o osservazioni, rimanendo comunque ferma la possibilità, per i suoi componenti, di esprimere opinioni dissenzienti, ai sensi dell’articolo 16-bis, comma 5, reg.Cam. Il Presidente Russo si è riservato comunque, in tale occasione, di sottoporre al Presidente della Camera tale questione di carattere procedurale.
Il Presidente Bertinotti – a seguito di tale richiesta – ha, in primo luogo, espresso condivisione per la posizione assunta dal presidente Russo nella lettera inviata allo stesso e letta nella seduta del 20 febbraio 2007 del Comitato per la legislazione, riservandosi, comunque, di investire della questione la Giunta per il Regolamento.
Proprio in questa seconda sede, il Presidente Bertinotti ha avuto modo di soffermarsi in modo più approfondito sulla questione, sia nel corso della seduta del 28 febbraio scorso, sia nella relazione a quest’ultima allegata. Il Presidente, nel ribadire assoluta condivisione di quanto già detto dal Presidente Russo, ha sottolineato la “peculiare missione istituzionale affidata a tale organo, ispirata a valori comuni che non possono risentire di logiche di schieramento”, e alla quale missione è funzionale la composizione paritaria.
Il Presidente ha richiamato il dibattito svoltosi il 13 luglio 1999, in sede di riunione congiunta della Giunta per il Regolamento e del Comitato per la legislazione, nel corso della quale l’allora Presidente della Camera Violante aveva escluso la possibilità di attribuire al Comitato, in ragione della sua composizione numerica, funzioni di indirizzo nei confronti del Governo.
In ragione della peculiarità di tale organo, dunque, ammettere la possibilità di assumere decisioni a maggioranza determinerebbe “una forte limitazione del valore delle sue, con il rischio (stante appunto la composizione paritaria) di una vera e propria paralisi decisionale dell’organo”.
Auspicando, comunque, che l’attività del Comitato e le sue pronunce vengano assunte con la più ampia condivisione, Bertinotti ha sottolineato che – nel caso di contrasto non superabile – il Comitato potrà dare conto alla Commissione di merito dell’impossibilità di rendere il parere, per il tramite del Presidente, al quale spetterà illustrare le diverse posizioni espresse.

a cura di Giovanna Perniciaro