La posizione della questione di fiducia su un maxiemendamento volto a ripristinare il testo originario di un disegno di legge, in attuazione di un accordo tra le parti sociali, è compatibile con la forma di governo parlamentare?

14.01.2008

Nella seduta dell’Assemblea della Camera del 27 novembre 2007, il Presidente Bertinotti interviene per segnalare, a seguito della decisione del Governo di porre la questione di fiducia sull’emendamento 1.100 del Governo, interamente modificativo del disegno di legge n. 3178, concernente le norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività, che tale iniziativa da parte dell’esecutivo ripropone una “evidente, preoccupante difficoltà nel rapporto tra il Parlamento e l’Esecutivo”.
Pur essendo tale decisione confortata – ricorda il Presidente – da una prassi consolidata e pienamente giustificata sotto il profilo costituzionale, occorre tenere conto del fatto che il recepimento in forma legislativa degli accordi che vedono protagonisti il Governo e le parti sociali, come nel caso del Protocollo in questione, deve avvenire in modo da salvaguardare il carattere parlamentare della forma di governo. Presentando infatti un maxiemendamento sul quale è stata posta la fiducia, il lavoro compiuto in sede di commissione è stato completamente vanificato.
Ad adiuvandum, la Presidenza ricorda che, in data 4 ottobre 2007, nell’approvare la Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2008-2011 (Doc. LVII, n. 2-bis), il Governo si impegnava, individuando i disegni di legge collegati alla manovra, a fare in modo che l’utilizzo di questi strumenti concorresse ad un ordinato e ragionato esame della manovra finanziaria nel suo complesso.

a cura di Piego Gambale