Approvato il terzo collegato alla manovra per il 2009 (c.d. “collegato processo civile”).

08.06.2009

È stato approvato definitivamente lo scorso 26 maggio dal Senato il disegno di legge (AS 1082-B) recante “Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile”, cosiddetto “collegato processo civile”, primo ad aver concluso l’iter dei tre provvedimenti collegati alla manovra finanziaria per il 2009, risultanti dallo stralcio operato il 5 agosto 2008 dalla Camera dei deputati dell’originario disegno di legge governativo (dal quale sono derivati anche l’AC 1441-ter, c.d. “collegato energia”, attualmente in terza lettura alla Camera, e l’AC 1441-quater, c.d. “collegato lavoro”, ancora in fase di seconda lettura al Senato). Si tratta, inoltre, del terzo disegno di legge (non considerando alcuni ddl di conversione di decreti legge) collegato alla manovra finanziaria per il 2009 ad essere approvato definitivamente nel primo anno della legislatura (rectius: tredici mesi), dopo la l. 15/2009 in materia di produttività del lavoro pubblico e la l. 42/2009 in materia di federalismo fiscale.
Di notevole interesse è stato l’iter parlamentare del provvedimento, caratterizzato, da un lato, da un intenso apporto in termini di emendamenti (133, di cui 33 del Governo, 56 del relatore o della commissione in Assemblea, 17 di altri parlamentari della maggioranza e 27 dell’opposizione, cfr. il Rapporto sul primo anno di attività del Governo in Parlamento consultabile sul sito www.rapportiparlamento.it), e dall’applicazione alla Camera (analogamente in questa legislatura agli altri disegni di legge collegati) dell’art. 123 bis del regolamento, che consente al Governo di richiedere che la Camera deliberi sui ddl collegati entro un determinato termine (sulla richiesta decide all’unanimità la Conferenza dei Capigruppo o in mancanza l’Assemblea). Grazie, infatti, all’utilizzo di questa disposizione, i tempi di approvazione del provvedimento sono stati relativamente brevi (276 giorni, comprese le sospensioni per festività) e, significativamente, più lunghi al Senato, mancando in quel ramo del Parlamento una disposizione analoga (in prima lettura alla Camera sono stati necessari 59 giorni, in seconda al Senato ben 149, in terza alla Camera 52 ed in quarta al Senato 16).
Nei contenuti, infine, la legge (attualmente in corso di promulgazione), composta complessivamente di ben 72 articoli, contiene importanti disposizioni in materia di semplificazione amministrativa e legislativa (tra cui l’art. 4, sul meccanismo “taglialeggi”, e l’art. 5 sul procedimento di adozione dei regolamenti di delegificazione e di testi unici), di ambiente (l’ulteriore delega correttiva al codice ambientale prevista dall’art. 12), di pubblica amministrazione e riorganizzazione degli enti pubblici (articoli da 20 a 41) e, soprattutto, di funzionalità della giustizia civile (gli articoli da 42 a 69 e, in particolare, l’art. 47, che introduce l’art. 360-bis nel codice di procedura civile, prevedendo il cosiddetto “filtro in Cassazione”) e amministrativa (si veda l’ampia delega di riforma del processo amministrativo contenuta all’articolo 44).

a cura di Giovanni Savini