Dichiarazione finale dell’ottava Conferenza Ministeriale degli Stati Membri del Consiglio d’Europa dedicata al tema: ”Migrazione economica, coesione sociale e sviluppo: verso un approccio integrato”.

22.10.2008

Il 4 e 5 settembre 2008 si è tenuta a Kiev l’ottava Conferenza Ministeriale degli Stati Membri del Consiglio d’Europa. Al termine del dibattito i Ministri responsabili per le questioni migratorie dei 47 stati membri del Consiglio d’Europa hanno invitato l’Organizzazione ad elaborare un approccio integrato in materia di migrazione economica, sviluppo e coesione sociale ed assistere gli Stati membri nella relativa attuazione. A tal fine, i ministri hanno sollecitato lo sviluppo di meccanismi di scambio regolare di informazioni, la formazione sulle riforme necessarie in materia e la cooperazione interministeriale.

La conferenza, come si legge nella Dichiarazione finale, prepara il terreno ai governi europei affinché rafforzino il dialogo e la cooperazione tra i paesi di destinazione, di transito e di origine con l’obiettivo di identificare le priorità comuni, accrescere e condividere i vantaggi delle migrazioni attraverso iniziative di co-sviluppo e il trasferimento di capitale, di competenze e di tecnologie dai migranti verso il loro paese di origine nonché di facilitare la loro integrazione e reintegrazione. La Dichiarazione sottolinea anche la necessità di adottare misure concrete di tutela dei diritti umani dei gruppi di migranti particolarmente vulnerabili, quali i minori non accompagnati, le persone anziane e le donne sole, e di lotta al razzismo, alla xenofobia e alla violenza nei confronti dei migranti. Al fine di promuovere il progresso economico e sociale, è previsto, infine, che i governi rivedano le possibilità di migrazione legale, favoriscano l’occupazione sulla base di principi di parità di trattamento e di non discriminazione nel mercato del lavoro e combattano più efficacemente la migrazione irregolare, segnatamente i datori di lavoro e le reti criminali che approfittano del lavoro dei migranti clandestini.

Tra le misure volte al miglioramento dell’integrazione dei migranti e delle loro famiglie, i partecipanti alla conferenza hanno suggerito di sviluppare un sistema affidabile di convalida delle competenze e qualifiche acquisite in modo formale ed informale all’estero, di migliorare effettivamente l’accesso all’istruzione, sanità, protezione sociale, occupazione e alloggio nonché di sviluppare programmi che aiutino i migranti ad apprendere la lingua e familiarizzare con la cultura della società che lo accoglie.

a cura di Paolo Zuddas