Il rapporto sull’attivita’ del governo in parlamento nel 2009 e la relazione del comitato per la legislazione sulle tendenze in materia di decretazione d’urgenza

06.04.2010

Sono state pubblicate di recente due importanti relazioni di natura istituzionale, che approfondiscono le tendenze dell’attività legislativa e dell’interazione tra Governo e Parlamento nella legislatura in corso. Il primo in ordine temporale è il Rapporto sull’attività del Governo Berlusconi in Parlamento nel 2009, redatto a cura degli uffici del Ministro per i rapporti con il Parlamento. Lo scorso 21 gennaio, inoltre, il Comitato per la legislazione della Camera dei Deputati ha approvato le Conclusioni della Relazione su “Tendenze e problemi della legislazione d’urgenza”, che integra il dossier presentato il 12 novembre (riprendendo anche quanto emerso nella Tavola Rotonda presso la Camera dei deputati promossa dallo stesso Comitato lo scorso 12 gennaio).
Le due relazioni (consultabili sui rispettivi siti istituzionali:   “http://www.rapportiparlamento.it”  e   “http://www.camera.it“, nella sezione dedicata ai lavori del Comitato per la legislazione del 21 gennaio) offrono due punti di vista differenti e tra loro complementari, evidente conseguenza anche della natura dei due soggetti promotori, pur nella comune consapevolezza delle profonde criticità dell’attuale procedimento legislativo.
Il Rapporto di fonte Governativa si concentra sul 2009, evidenziando, tra l’atro, il ricorso contenuto nell’anno in esame alla decretazione d’urgenza (dopo l’ampio utilizzo di inizio legislatura, nel 2009 sono stati presentati alle Camere per la conversione 17 decreti legge, la cifra più bassa dalla fine degli anni ‘60) e alla questione di fiducia (posta nel 10% dei provvedimenti approvati nel 2009). Nel documento si sottolinea, inoltre, l’elevata percentuale di approvazione definitiva delle Camere dei disegni di legge di iniziativa governativa (120 su 161, 77 nel solo 2009, compresi i ddl di conversione dei decreti legge, per una percentuale pari a più del 74% di quelli complessivamente proposti dal Governo).
La Relazione del Comitato per la legislazione, invece, presentata al termine dei dieci mesi di presidenza dell’On.le Duilio, analizzando complessivamente i primi venti mesi dell’attuale legislatura, evidenzia l’aumento di “peso” della decretazione d’urgenza (rectius delle leggi di conversione dei decreti, che in termini di commi, ad esempio, hanno avuto un incremento del 66% rispetto alla legislatura precedente) e della questione di fiducia nella decretazione d’urgenza (le disposizioni approvate con fiducia sono passate dal 58 al 68% del totale di quelle contenute in leggi di conversione). Si stigmatizzano, inoltre, i fenomeni dei cosiddetti “decreti intersettoriali”, contenenti norme tra loro eterogenee, che rendono estremamente complesso l’esame parlamentare, e della “concatenazione di decreti”, finalizzati a correggere precedenti provvedimenti.
Nella Relazione si formulano, infine, alcune significative proposte per il miglioramento dell’attività legislativa e dell’interazione tra Governo e Parlamento. In primo luogo, si richiede la riduzione da parte del Governo del numero dei decreti legge dai contenuti eterogenei ed intersettoriali e, specularmente, si esprime la necessità di limitare l’emendabilità di tali decreti in sede parlamentare, anche omologando le differenze di prassi vigenti nelle due Camere. Più in generale, viene auspicata una riforma anche delle norme e delle prassi parlamentari (oltre che di rango istituzionale), in particolare, nel senso di limitare il ricorso alla decretazione d’urgenza attraverso l’istituzione di “corsie preferenziali” per le proposte legislative più rilevanti.

A cura di Giovanni Savini