Il primo bilancio della UE allargata va a vantaggio di tutti gli Stati membri. Non cambia tuttavia la classifica dei maggiori beneficiari

27.10.2005

Il bilancio 2004 ha costituito un ulteriore passo verso l’ammodernamento strutturale della spesa dell’Unione Europea. Ai beneficiari negli Stati membri sono stati ripartiti circa 92 miliardi di EUR. Ogni paese ha ricevuto fondi per le politiche regionali, l’agricoltura, la competitività, l’occupazione e la ricerca; 7,5 miliardi di EUR sono andati a paesi fuori dall’Unione o a vantaggio di vari Stati membri. I beneficiari principali fra gli Stati membri rimangono gli stessi del 2003. Per tutti i dieci nuovi Stati membri il saldo della contabilità di bilancio del 2004 è stato palesemente e sostanzialmente migliore di quello del 2003, quando non erano ancora nell’UE. Allo stesso tempo non ha causato un aumento significativo dei contributi da parte della UE a 15. Tali sono i risultati più importanti che emergono dalla relazione sulla ripartizione delle spese UE per Stato membro nel 2004. La commissaria Dalia Grybauskaité ha osservato: “La relazione mostra chiaramente che l’allargamento è stato un’operazione vantaggiosa per tutti i membri dell’Unione”.
Il maggiore beneficiario dei fondi EU nel 2004 è stata la Spagna (16,4 miliardi di EUR) che ha preceduto gli Stati membri con maggiore popolazione, Francia (12,9 miliardi di EUR), Germania (11,7 miliardi), Italia (10,4 miliardi), e Regno Unito (7,1 miliardi). La Spagna è il maggiore beneficiario dei fondi nell’ambito degli interventi strutturali, seguita dalla Germania, dall’Italia e dal Portogallo.
L’erogazione dei fondi ai nuovi Stati membri è appena iniziata. La Polonia (2,7 miliardi di EUR) viene al decimo posto della UE a 25. Tutti i nuovi Stati membri hanno registrato un saldo netto positivo, che ammonta a 2,9 miliardi di EUR per il 2004, con un incremento di 1,3 miliardi rispetto al 2003, anno precedente all’adesione.
In termini percentuali del reddito nazionale lordo (RNL), la Grecia (3,52% dell’RNL) e il Portogallo (3,35%) hanno ricevuto più fondi, seguiti dalla Lituania (2,81%), dall’Estonia (2,50%) e dalla Lettonia (2,46%).
I vantaggi sono andati a tutti gli Stati membri. Per quanto riguarda le spese, l’accento si sta gradualmente spostando verso le politiche legate alla competitività. Nel 2004 le proporzioni attribuite ai diversi settori sono cambiate rispetto all’anno precedente. I fondi ripartiti agli Stati membri per gli interventi strutturali riguardanti la coesione e lo sviluppo regionale sono aumentati sostanzialmente da 28,5 miliardi di EUR a 34,1 miliardi (+19,8%), così come sono aumentati quelli per le politiche interne, ivi compreso il mercato interno e la ricerca (da 4,9 miliardi nel 2003 a 6 miliardi di EUR nel 2004).

Gli stanziamenti a favore degli Stati membri per l’agricoltura e lo sviluppo rurale hanno rappresentato il 47,5% (43,6 miliardi di EUR) del totale della spesa ripartita nel 2004, con un calo del 54,1% (44,4 miliardi di EUR) rispetto al 2003. I principali beneficiari dei fondi destinati all’agricoltura rimangono gli stessi. In termini assoluti, la Francia ha ricevuto gli stanziamenti più ingenti, seguita dalla Spagna, dalla Germania, dall’Italia e dal Regno Unito.
Per le politiche interne la Germania ha ricevuto l’importo maggiore, seguita dalla Francia, dal Belgio, dal Regno Unito e dall’Italia.
Le spese amministrative dell’Unione sono state estremamente concentrate. La maggior parte dei fondi sono andati al Belgio e al Lussemburgo, due sedi delle istituzioni dell’Unione europea.
I contributi nazionali (ivi compresi l’IVA e i contributi basati sul reddito nazionale lordo) hanno costituito la maggiore fonte di entrate per il bilancio UE, con un importo totale di 82,9 miliardi di EUR nel 2004. Il resto è venuto dalle cosiddette risorse proprie tradizionali (dazi doganali e prelievi agricoli), dall’eccedente del 2003, e da altre entrate.
La relazione esamina in modo dettagliato la ripartizione per Stato membro della spesa UE per settore e per sottocategoria di spesa, e riporta le cifre reali di esecuzione dei dieci nuovi Stati membri. La relazione comprende serie complete armonizzate e aggiornate riguardanti la ripartizione delle spese, le entrate e i saldi di bilancio dal 1992 al 2004. La relazione finanziaria 2004, pubblicata nel maggio 2005, indica quali benefici sono derivati da tali spese.
La relazione sulla ripartizione delle spese è disponibile al seguente indirizzo:
http://europa.eu.int/comm/budget/agenda2000/reports_en.htm

La relazione finanziaria 2004 è disponibile al seguente indirizzo:
http://europa.eu.int/comm/budget/pdf/execution/execution/financialreport04/rap_fin_it.pdf

a cura di Antonio Barreca