La Corte estende l’obbligo di interpretazione conforme del diritto nazionale al diritto comunitario anche al terzo pilastro

13.02.2006

Corte di Giustizia delle Comunità europee, C-105/03, Pupino.

Il 16 giugno 2005 la Corte di Giustizia delle Comunità europee ha emesso, sulla base di una questione pregiudiziale promossa dal Tribunale di Firenze, una sentenza in cui ha esteso all’ambito della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale (il c.d. terzo pilastro) l’obbligo di interpretazione conforme del diritto interno al diritto comunitario. Va notato che la decisione della Corte, dietro l’apparente e pacifico obbligo di interpretazione conforme del diritto interno, stabilisce l’equiparazione delle decisioni quadro UE alle direttive Ce in termini di efficacia diretta. In sostanza, si attribuisce ad un atto emanato nell’ambito di una cooperazione a carattere prettamente intergovernativo la facoltà di incidere direttamente su di un procedimento penale.
Il caso Pupino determina, dunque, uno sconvolgimento del già precario equilibrio dei rapporti tra diritto interno (penale nello specifico) ed europeo, con interessanti ripercussioni anche sulla relazione tra diritto UE e diritto comunitario.

Il testo integrale della sentenza si trova sul sito della Corte: http://curia.eu.int/jurisp/cgi-bin/form.pl?lang.it

a cura di Cristina Naso