Una strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura

22.03.2006

La commissione lancia un nuovo libro verde sulla questione energetica

Facendo seguito alle recenti richieste del Consiglio e del Parlamento, la Commissione Europea ha rilanciato il dibattito europeo sull’energia con la pubblicazione, avvenuta l’8 marzo scorso, di un libro verde sull’attuale situazione del settore nei 25 stati membri. Coerentemente con l’approccio adottato in passato su questo tema1, l’esecutivo di Bruxelles ha deciso di lanciare un dibattito tra tutte le parti interessate prima di elaborare delle proposte per fronteggiare l’attuale condizione energetica: il documento comunitario più adatto a questo scopo è sicuramente il libro verde con la cui pubblicazione vengono poste una serie domande alle cui risposte possono far seguito una serie diversi tipi di atti: da un libro bianco ad una comunicazione oppure una proposta legislativa. della Commissione. E’ questo dunque il momento per avviare una riflessione a trecentosessanta gradi su quella che il Commissario all’energia Piebalgs ha chiamato “ la nuova era dell’energia”.

Il dibattito lanciato verte su una serie di criticità dell’attuale contesto energetico comunitario, che schematicamente possono essere riportate come segue:
– bisogna dare nuovo slancio agli investimenti nel settore la cui fetta più grande deve essere rivolta al rinnovamento delle infrastrutture;
– bisogna ridurre il tasso di dipendenza del sistema europeo dall’approvvigionamento esterno, il trend attuale invece tende a farlo cresce fino a portarlo, nei prossimi decenni, a toccare il 70%;
– parte integrante della nuova strategia di riposizionamento riguarda le riserve, le cui dimensioni dovranno crescere per attutire meglio di quanto fanno ora eventuali crisi energetiche;
– i prezzi di gas e petrolio crescono ormai costantemente da anni: a fronte di una domanda che sostiene l’aumento dei prezzi bisogna puntare sulla crescita dell’efficienza del consumo energetico e sullo sviluppo di nuove tecnologie;
– il mercato europeo sconta ancora rigidità e scarsa interconnessione generale: solo perseguendo un mercato realmente comunitario si possono mettere le imprese nelle condizioni di acquistare energia dal miglior offerente con ripercussioni positive sui prezzi per tutti;
– l’impatto ambientale dell’attuale modello energetico è molto forte, la temperatura del pianeta sta crescendo preoccupantemente: bisogna ripensare il mercato dell’energia in un ottica di sostenibilità.

A fronte di tale situazione la Commissione lancia una bozza di strategia a medio termine i cui obiettivi sono: il perseguimento di un mercato unico europeo dell’energia, l’adozione di un modello che garantisca un reale sviluppo sostenibile ed un ripensamento della politica esterna di approvvigionamento che ne garantisca sicurezza, stabilità e prevedibilità. La precondizione indicata dall’esecutivo di Bruxelles per lanciare questa nuova strategia e perseguire gli obiettivi sopraindicati è il raggiungimento, tra gli Stati Membri, di “un accordo sulla necessità di sviluppare una strategia comune europea nel settore energetico” ed identificare nella sostenibilità, competitività e la sicurezza i principi ispiratori di tale strategia. Ipotizzando che tale accordo venga stipulato tra i vari stati membri ne discendo sei campi di applicazione, o meglio, sei corollari del principio che teorizza la sintesi strategica tra competitività, sostenibilità e sicurezza di approvvigionamento.

1. Completamento dei mercati interni europei dell’energia elettrica e del gas: la situazione attuale del mercato energetico europeo è caratterizzata da una grande differenza tra gli approcci adottati dagli Stati membri nel settore (dai poteri delle varie autorità di regolamentazione ai diversi livelli di indipendenza dei gestori di rete, dai regimi di bilanciamento del gas alle varie legislazioni in materia di reti). A fronte di tale situazione la Commissione si propone di: creare una rete europea dell’energia, migliorare le interconnessioni tra i vari stati membri, innalzare la capacità di generazione per essere in grado di fronteggiare i picchi di consumo, disaggregare la trasmissione dalla distribuzione delle attività competitive, promuovere al massimo la competitività delle industrie europee2;
2. Sicurezza dell’approvvigionamento: la stabilità delle importazioni energetiche è ascrivibile principalmente a due tipi di rischi: quello di carattere naturale, come nel caso del blackout del 2003 provocato da un incidente in svizzera, e quello di carattere politico, come il caso delle recenti frizioni tra Ucraina e Russia. Per rispondere a tale rischi la Commissione propone di istituire un osservatorio sull’approvvigionamento energetico, intensificare la collaborazione tra i vari operatori del settore e rinforzare, da un punto di vista fisico, le infrastrutture. E’ evidente che in tale strategia preventiva le riserve di energia giocano un ruolo centrale;
3. Elaborazione di un mix energetico efficiente, sostenibile e diversificato: la composizione del nostro consumo energetico è un fattore fondamentale di stabilità: in questo senso bisogna trovare il giusto equilibrio tra competitività, sicurezza e sostenibilità, nella cui ottica merita anche una grande riflessione l’utilizzo dell’energia nucleare;
4. Approccio integrato per i cambiamenti climatici: la sostenibilità energetica va perseguito secondo due strade: l’innalzamento degli standard di efficienza energetica e l’utilizzo, crescente nel tempo, delle energie rinnovabili;
5. Sostenere l’innovazione applicata alle tecnologie energetiche: scopo anche di questo aspetto della strategia europeo è di aumentare l’efficienza del consumo e ridurre l’inquinamento prodotto. Lo stesso VII programma quadro per la ricerca che inizierà ad operare nel prossimo ciclo programmatorio 2007-2013 dedica una parte dei fondi alla promozione dell’innovazione al settore energetico;
6. Elaborazione di una politica energetica esterna coerente: date le dimensioni degli operatori mondiali del settore è importante che l’Europa parli con una sola voce in modo da tessere una rete di rapporti con i produttori, i paesi di transito e gli altri attori della scena internazionale in modo da avere stabilità nell’approvvigionamento, diversificandolo e quindi rendendolo più sicuro. La Commissione propone l’istituzione di uno strumento formale che permetta di reagire tempestivamente alle emergenze esterne connesse all’offerta.

Di sicuro la pubblicazione del libro verde ha avviato una grande riflessione sull’attuale condizione energetica dell’Unione. L’esito di questo dibattito dipenderà molto dalla presa di coscienza da parte degli Stati Membri che se da un lato le scelte in questo campo vanno fatte pensando alle preferenze nazionali dall’altro, “ in un mondo di interdipendenza globale, la politica energetica assume necessariamente una dimensione europea ”.

Riferimenti bibliografici e prossimi appuntamenti:

– COM(2005)568: relazione sullo stato di avanzamento della creazione del mercato interno del gas e dell’elettricità;
– Direttive 2003/54/CE e 2003/55/CE relative alle norme comuni per il mercato interno rispettivamente dell’energia elettrica e del gas;
– COM(2005)265: libro verde sull’efficienza energetica: “fare più con meno”;
– COM(2000)769: libro verde “Verso una strategia europea di sicurezza dell’approvvigionamento energetico”;

Il prossimo 20 aprile la commissione del Parlamento Europeo per l’industria, la ricerca e l’energia ospiterà un’audizione pubblica sui mercati europei dell’energia alla quale parteciperà in qualità di oratore l’amministratore delegato di ENI, Paolo Scaroni.
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1 La Commissione ha già pubblicato un libro verde sulla sicurezza dell’approvigionamento energetico nel 2000 COM(2000)769.
2 Tra le varie iniziative avviate dalla Commissione in questo senso vi è un’indagine sul funzionamento del mercati del gas e dell’energia elettrica sotto il profilo della concorrenza che dovrebbe concludersi entro il 2006.
3 Libro verde “Una strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura”, pag. 19.

a cura di Davide M. Damiani