Settore finanziario: la Commissione adotta misure per migliorare la procedura di approvazione delle concentrazioni e acquisizioni da parte delle autorità di vigilanza

12.09.2006

La Commissione europea ha presentato una proposta che renderà più rigorose le procedure che le autorità di vigilanza degli Stati membri devono seguire per valutare i progetti di concentrazione e di acquisizione nei settori bancario, assicurativo e mobiliare. Le vigenti norme comunitarie permettono alle autorità di vigilanza di opporsi ad un progetto di concentrazione o acquisizione se ritengono che possa compromettere “la gestione sana e prudente” dell’impresa oggetto dell’operazione. La nuova direttiva proposta, che modifica un certo numero di vigenti direttive in materia, precisa in particolare i criteri che le autorità di vigilanza devono applicare nella valutazione delle operazioni di concentrazione e acquisizione. La misura migliorerà la chiarezza e la trasparenza della valutazione da parte delle autorità di vigilanza e contribuirà all’armonizzazione del trattamento delle domande di concentrazione e di acquisizione in tutta l’Unione europea.

Il commissario responsabile del Mercato interno e dei servizi, Charlie McCreevy, ha così commentato: “Con le nuove norme, le autorità di vigilanza dovranno essere chiare, trasparenti e coerenti nelle loro valutazioni delle operazioni transfrontaliere di concentrazione e acquisizione. Le norme non lasciano spazio a interferenze politiche e al protezionismo. È questa la via da seguire se vogliamo realizzare realmente un mercato interno pienamente funzionante e che permetta alle imprese finanziarie europee di affrontare la concorrenza internazionale.”
Gli elementi di novità della nuova direttiva
La direttiva proposta fornisce alle autorità di vigilanza una procedura di decisione e di notifica chiara e trasparente. In particolare, viene introdotto un elenco chiuso di criteri per valutare l’acquirente, quali la reputazione del candidato acquirente, la reputazione e l’esperienza di qualsiasi persona che potrebbe dirigere il soggetto o l’impresa risultanti dall’operazione, la solidità finanziaria del candidato acquirente, il rispetto delle direttive comunitarie in materia, il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. La direttiva riduce inoltre il periodo di valutazione da tre mesi a 30 giorni, e permette alle autorità di vigilanza di sospendere l’operazione una sola volta, a condizioni ben precise.
La proposta di direttiva modifica le seguenti direttive vigenti: la direttiva relativa all’accesso all’attività degli enti creditizi (2006/48/CE), la terza direttiva assicurazione non vita (92/49/CE), la rifusione della direttiva vita (2002/83/CE), la direttiva relativa alla riassicurazione (2005/68/CE), e la direttiva relativa ai mercati degli strumenti finanziari (2004/39/CE).

Contesto
La questione del limitato grado di consolidamento transfrontaliero nel settore finanziario è stata discussa nel corso della riunione informale dei ministri dell’Economia e delle finanze (ECOFIN) nel settembre del 2004. I ministri hanno chiesto alla Commissione di analizzare gli eventuali ostacoli che si frappongono alle operazioni di concentrazione e di acquisizione transfrontaliere nel settore finanziario, derivanti sia da prassi di vigilanza diverse, sia da fattori più generali. Di conseguenza, la Commissione ha avviato un esame delle norme vigenti nel settore bancario in materia di valutazioni delle partecipazioni, che permettono agli Stati membri di sospendere per ragioni prudenziali l’acquisizione di partecipazioni oltre ad alcune soglie. Poiché detta normativa è molto simile alla corrispondente normativa nei settori mobiliare e assicurativo, è stato giudicato opportuno estendere l’esame a detti settori, per mantenere e rafforzare ulteriormente la coerenza intersettoriale.
Per raccogliere i pareri delle parti interessate sulla questione, la Commissione ha effettuato una consultazione in linea nella primavera del 2006 (IP/06/320). I risultati della consultazione indicano che le imprese dell’UE erano a conoscenza dei problemi legati alla procedura di autorizzazione da parte delle autorità di vigilanza, e si esprimono a favore della necessità di introdurre procedure e criteri più chiari e di migliorare la coerenza.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito Internet:
http://ec.europa.eu/internal_market/finances/cross-sector/index_en.htm#obstacles

a cura di Antonio Barreca