L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG) hanno recentemente concluso l’indagine conoscitiva congiunta avviata alla fine del 2007 al fine di individuare ed analizzare la presenza di eventuali ostacoli allo sviluppo concorrenziale dell’attività di stoccaggio del gas naturale.
Nel documento, dopo aver ricostruito il contesto normativo e regolamentare in materia di stoccaggio ed aver analizzato le possibilità di evoluzione della capacità di offerta di stoccaggio in Italia, anche alla luce del potenziamento dei siti esistenti e dei progetti di investimento in nuovi siti di stoccaggio, si afferma come, nel complesso, il sistema nazionale presenti ancora notevoli criticità che ne compromettono tanto le potenzialità competitive quanto il relativo grado di sicurezza.
Il principale nodo critico che emerge dall’analisi condotta nell’indagine è l’esistenza di un «vero e proprio razionamento dello stoccaggio» cui sono soggette le imprese che vendono – o vorrebbero vendere – gas, in particolare ai clienti industriali e termoelettrici.
Le origini di questo razionamento sono state esaminate sotto tre profili: a) quello dei comportamenti delle imprese, ed in particolare di Eni, soggetto che domina l’intera filiera del gas; b) della scarsità complessiva di capacità di stoccaggio; c) della scarsità relativa dei servizi di stoccaggio, in particolare per le imprese che vendono a clienti termoelettrici e industriali.
Nella parte conclusiva dell’indagine, si rileva come per incidere positivamente su tale situazione sia opportuno eliminare le barriere e le distorsioni allo sviluppo di nuova capacità di stoccaggio e far evolvere la regolazione del bilanciamento e dell’accesso e utilizzo della capacità di stoccaggio. Le misure proposte, ed in particolare quelle finalizzate a favorire lo sviluppo della capacità di stoccaggio in Italia, non contribuiscono solo al rafforzamento della concorrenza nei mercati del gas ma possono anche «rappresentare un elemento di accrescimento della sicurezza dell’intero sistema del gas nazionale».
Tra le proposte avanzate nell’indagine per superare alcune delle più rilevanti criticità dell’attuale assetto, particolare interesse riveste quella di accelerare «l’ingresso di nuovi operatori attraverso la cessione da parte di Eni a terzi di sottoinsiemi di asset (modello Genco nel settore elettrico).
Tre le ricadute positive derivanti dalla realizzazione di un tale intervento viene ricordata la creazione di una o più imprese di stoccaggio indipendenti, che avrebbero degli incentivi all’investimento in stoccaggio, e l’effetto di stimolo che, in un contesto maggiormente concorrenziale nell’offerta dei servizi di stoccaggio, si determinerebbe nei confronti degli operatori ad offrire in maniera più efficiente i propri servizi, massimizzando ed ottimizzando le prestazioni. Ad avviso delle Autorità, infatti, tali obiettivi appaiono difficilmente perseguibili con il solo strumento regolatorio, data la rilevante asimmetria informativa dovuta alla natura e alla complessità tecnica della gestione e sviluppo degli stoccaggi.
Il testo integrale dell’indagine è reperibile sul sito internet dell’AEEG (http://www.autorita.energia.it) e su quello dell’AGCM al seguente http://www.agcm.it/agcm_ita/DSAP/DSAP_IC.NSF/bcf0799f25d242c6c12564ac004bf2a5/c5b94738f86c4b12c12573b10051247b?OpenDocument