L’ultima accelerazione dell’azione amministrativa nella conferenza di servizi
Sommario: 1. Rilevanza e natura della conferenza di servizi. – 2. L’introduzione e la riformulazione della conferenza di servizi accelerata. – 2.1 La formulazione originaria della conferenza accelerata. – 2.2. Le successive novelle all’art. 13, d.l. n. 76/2020. – 3. L’introduzione nella l. n. 241/1990 dell’art. 21-decies sulla riedizione del potere amministrativo. – 4. L’inefficacia, ex art. 2, co. 8-bis, l. n. 241/1990, delle determinazioni tardive nella conferenza di servizi. – 5. Scenari presenti e futuri nella conferenza di servizi.
Abstract:
La conferenza di servizi, uno dei principali istituti di semplificazione amministrativa, dovrebbe consentire un’accelerazione dell’azione amministrativa, senza però sacrificare le esigenze di un’adeguata istruttoria degli interessi coinvolti e di un pieno confronto tra le diverse amministrazioni. La sua disciplina è stata sensibilmente riformulata in questi ultimi anni al fine sempre di una maggiore speditezza dell’azione amministrativa e nell’ottica anche di garantire la tempestiva attuazione degli investimenti previsti nel Pnrr. Rispetto alle diverse innovazioni di questi anni, questo scritto intende soffermarsi su tre specifiche disposizioni. In primo luogo, l’art. 13, d.l. n. 76/2020, poi più volte modificato nel corso degli anni, che ha introdotto la cosiddetta conferenza accelerata o straordinaria, la quale si caratterizza per una riduzione dei relativi termini procedimentali. In secondo luogo, l’art. 21-decies, l. n. 241/1990, introdotto sempre dal d.l. n. 76/2020, che prevede un procedimento semplificato per la riadozione di provvedimenti in materia ambientale qualora siano stati annullati per vizi inerenti ad atti adottati nell’ambito dei relativi procedimenti. In terzo e ultimo luogo, l’art. 2, comma 8-bis, l. n. 241/1990, introdotto anch’esso dal d.l. n. 76/2020, che dispone l’inefficacia degli atti tardivi anche quando adottati dalle amministrazioni in sede di conferenza di servizi. L’analisi di tali norme consentirà sia di esaminare come viene oggi promossa la semplificazione amministrativa, sia di immaginare la possibile evoluzione della disciplina dettata per la conferenza di servizi.
The Services Conference represents a pivotal institution in advancing administrative simplification policies. Its primary objective is to reduce the time required for administrative procedures while ensuring collaboration between administrations, as well as safeguarding the interests involved. In recent years, the Services Conference has undergone significant reforms aimed at speeding up even more procedures and ensuring the timely implementation of investments under the National Recovery and Resilience Plan. This paper examines three main innovations that have notably impacted the Services Conference. First, the so-called accelerated or extraordinary Services Conference, which features reduced deadlines for its conclusion. Second, the streamlined re-adoption procedure for environmental measures that have been annulled due to procedural irregularities. Third, the recent provision declaring that delayed acts by administrative bodies are rendered ineffective, even within the Services Conference. An examination of these innovations provides insights into current efforts to promote administrative simplification and suggests potential future developments for the regulation of the Services Conference