La disciplina antimafia tra tutela dell’ordine pubblico e diritto al sostentamento
Sommario: 1. Una premessa sul “terribile potere” ed il suo ragionevole esercizio. – 2. La proporzionalità nell’esercizio del potere ed il necessario sindacato giurisdizionale con pieno accesso al fatto. – 3. Gli effetti sull’imprenditore delle misure interdittive e del diniego di misure di prevenzione collaborativa. – 4. Gli interventi della Giurisprudenza amministrativa e della Corte costituzionale sul necessario bilanciamento con il diritto al sostentamento. – 5. È necessario un nuovo intervento del legislatore per un esercizio ragionevole del potere? Un interrogativo che vale anche come conclusione.
Abstract
Nel processo di miglioramento e integrazione della normativa di contrasto al crimine organizzato, non si può non convenire sul fatto che il legislatore abbia fatto grandi passi in avanti. Tuttavia, tali interventi correttivi, intervenuti in tempi diversi, hanno fatto perdere al Codice la sua originaria sistematicità, rendendo particolarmente intricato l’esercizio del potere dei Prefetti. In questo quadro, in seguito ad una preliminare analisi della questione di legittimità costituzionale sollevata dal T.A.R. Calabria-Reggio Calabria, il presente elaborato fornisce una riflessione approfondita sull’attuazione della informativa interdittiva antimafia in reazione alle esigenze di sostentamento dei soggetti destinatari e delle loro famiglie.
In the process of improving and integrating legislation to combat organized crime, one cannot but agree that the legislature has made great strides. However, these corrective interventions, which have occurred at different times, have caused the Code to lose its original systematic nature, making the exercise of the prefects’ power particularly intricate. Within this framework, following a preliminary analysis of the issue of constitutional legitimacy raised by the T.A.R. Calabria-Reggio Calabria, this paper provides an in-depth reflection on the implementation of the anti-mafia interdiction notice in reaction to the livelihood needs of the recipients and their families.