La casa di Rosario Livatino ha valore culturale

23.06.2021

La casa di Rosario Livatino ha valore culturale

Nota a Cons. giust. Reg. sic., 15 febbraio 2021, n. 107

 

Abstract

Nel settembre del 1990 il giudice Rosario Angelo Livatino fu assassinato. A seguito della sua scomparsa, il palazzo di famiglia pervenne all’attuale proprietaria «in seguito ad eredità dal dottor Vincenzo Livatino, deceduto il 5 maggio 2010, ed in assenza di ulteriori eredi che della famiglia Livatino conservassero il nome». Alla luce dell’importanza storica rivestita dalla casa del giudice scomparso, nel 2015 l’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana riconobbe all’immobile un eccezionale valore culturale. Tuttavia, deducendo la mancanza dei caratteri del bene culturale, la proprietaria dell’immobile presentò ricorso e richiese l’annullamento del provvedimento. Al respingimento del ricorso da parte del TAR Sicilia, la parte privata appellò la decisione e insistette per l’accoglimento della domanda di annullamento. In questo quadro, il presente saggio offre una ricostruzione della vicenda, evidenziandone peculiari aspetti e momenti caratterizzanti dell’intera controversia.

In September 1990, Judge Rosario Angelo Livatino was assassinated. Following his death, the family mansion came to the current owner “as a result of inheritance from Dr. Vincenzo Livatino, who died on May 5, 2010, and in the absence of further heirs who of the Livatino family retained the name.” In light of the historical importance held by the home of the late judge, in 2015 the Regional Department of Cultural Heritage and Sicilian Identity recognized the property’s exceptional cultural value. However, inferring the lack of the characteristics of cultural property, the owner of the property appealed and requested the annulment of the measure. Upon the rejection of the appeal by the Sicilian Regional Administrative Court, the private party appealed the decision and insisted that the application for annulment be granted. Within this framework, this essay offers a reconstruction of the case, highlighting peculiar aspects and characterizing moments of the entire dispute.

 

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di Gabriele Trombetta


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