Con la legge 9 marzo 2021 n. 5 la Regione Piemonte, nel riconoscere l’importanza dell’assistenza primaria sul territorio anche a garanzia di una migliore accessibilità alle prestazioni, promuove le forme associative della medicina generale quali la “medicina di gruppo” e la “medicina di rete”, previste dall’art. 48, c. 3, punto 12, l. n. 833/1978 e dall’art. 8, c. 1, d. lgs. n. 502/1992 e disciplinate dall’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale. Gli obiettivi fissati ai fini della corresponsione di una indennità aggiuntiva afferiscono, in particolare, a) all’attività di prevenzione e di medicina d’iniziativa, anche attraverso il counselling medico sugli stili di vita, b) alla presa in carico della cronicità, anche attraverso la corretta gestione dei processi clinico-assistenziali e l’applicazione di specifici percorsi diagnostici terapeutici assistenziali, definiti a livello regionale e aziendale e formulazione dei piani assistenziali individuali, c) alla partecipazione alla sostenibilità economica del SSR, garantendo l’appropriatezza clinica e prescrittiva nel rispetto delle esigenze di salute degli assistiti, d) all’uso dei supporti informativi per le attività cliniche e assistenziali, e) all’effettuazione di iniziative di formazione e di audit.
Il Piemonte promuove le forme associative di medicina generale
15.04.2021