Il crollo del ponte di Genova: la gestione dell’emergenza

13.11.2020

Il crollo del ponte di Genova: la gestione dell’emergenza

Sommario: 1. Premessa. – 2. Il Servizio nazionale di protezione civile e la sua funzione. – 3. Le Autorità di protezione civile e la tipologia degli eventi. – 4. L’evento del crollo del ponte Morandi e la deliberazione dello stato di emergenza. – 5. Il Commissario delegato. – 6. Il modello di intervento. – 7. I decreti commissariali. – 8. Conclusioni.

 

Abstract
Il caos derivante dal crollo del Ponte Morandi era imprevedibile: nessun piano o programma avrebbe potuto organizzare in anticipo un pronto sistema di interventi per affrontare le conseguenze della tragedia. Il tentativo di far fronte al quadro emergenziale ha, quindi, portato all’adozione di uno strumento normativo dedicato (il decreto legge 28 settembre 2018, n. 109, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018, n. 130) prevedendo la nomina di un Commissario straordinario incaricato delle attività di demolizione, rimozione, smaltimento e conferimento in discarica delle macerie, nonché della progettazione, affidamento e ricostruzione dell’infrastruttura e del connesso sistema viario, riservando ad egli la possibilità di “operare in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all’UE”. Da tale assunto, il presente saggio propone una riflessione sulla “convivenza” di due figure commissariali e in specie, sul Commissario delegato, cui nomina è intervenuta a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei Ministri del 15 agosto 2018.

The chaos resulting from the Morandi Bridge collapse was unpredictable: no plan or program could have organized in advance a ready system of interventions to deal with the consequences of the tragedy. The attempt to cope with the emergency framework, therefore, led to the adoption of a dedicated regulatory instrument (Decree Law No. 109 of September 28, 2018, converted, with amendments, by Law No. 130) providing for the appointment of an Extraordinary Commissioner in charge of the activities of demolition, removal, disposal and landfilling of rubble, as well as the design, entrusting and reconstruction of the infrastructure and the related road system, reserving to him the possibility of “operating in derogation of any provision of law other than criminal law, subject to compliance with the provisions of the Code of Anti-Mafia Laws and Prevention Measures, as well as the mandatory constraints arising from EU membership.” From this assumption, this essay proposes a reflection on the “coexistence” of two commissioner figures, and in particular, on the Deputy Commissioner, whose appointment occurred following the declaration of the state of emergency resolved by the Council of Ministers on August 15, 2018.

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di Alberto D’Ercole e Chiara Salustri Galli


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