La programmazione europea in Sicilia

21.09.2020

Sommario: 1. Introduzione: l’impatto asimmetrico dei fondi strutturali. – 2. Le criticità nella gestione del PO FESR. – 3. I fondi destinati al settore dei beni culturali e del turismo siciliano: una risorsa che va potenziata. – 4. Conclusioni.

Abstract
Dal secondo dopoguerra a oggi, la politica di coesione territoriale si è posta all’origine della crescita economica in tutti i Paesi europei. Esaminando gli studi di carattere economico e le analisi effettuate a livello regionale, giova evidenziare quanto l’impatto dei “fondi europei” ampi ancor più la divergenza tra le aree, con ripercussioni anche sullo sviluppo sociale, sulle condizioni di benessere dei cittadini e sulla competitività dei sistemi produttivi locali. In questo quadro, il presente elaborato riflette sulla disarmonia dei fondi strutturali e di investimento nelle regioni italiane, con particolare riguardo alla programmazione del Piano Operativo della Regione Sicilia.

The policy of territorial cohesion is at the origin of economic growth in all European countries since the Second World War. Examining the economic studies and analyses carried out at regional level, it should be pointed out that the impact of the “European funds” widens the divergence between the areas, with repercussions also on social development, the welfare of citizens and the competitiveness of local production systems. In this context, this paper reflects on the disharmony of the structural and investment funds in the Italian regions, with particular regard to the programming of the Operational Plan of the Sicily Region.

 

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di Ugo Lombardo


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