Secondo la Suprema Corte, la paura di dover morire, provata da chi abbia patito lesioni personali e si renda conto che esse erano letali, è un danno non patrimoniale risarcibile soltanto se la vittima sia stata in grado di comprendere che la propria fine era imminente; in difetto ti tale consapevolezza non è nemmeno concepibile l’esistenza del danno in questione, a nulla rilevando che la morte sia stata effettivamente causata dalle lesioni.
Corte di Cassazione, sez. III, 11 Marzo 2014, n.13537 : in materia di risarcibilità della "paura di morire".
11.05.2014