Lo scorso 27 marzo 2014 la European Securities and Market Authority ha pubblicato good practices in materia di produzione e distribuzione di prodotti strutturati rivolti alla clientela retail (Structured Retail Products. Good practices for product governance arrangements, ESMA/2014/332).
Con detta comunicazione vengono specificati gli orientamenti in materia di organizzazione generale di accordi di governance del prodotto, progettazione e test dello stesso, individuazione del mercato di riferimento, nonché individuazione del valore alla data di emissione e trasparenza costi del prodotto finanziario.
Nello specifico, l’ESMA ritiene che gli accordi di governance del prodotto debbano essere trasparenti, coerenti e verificabili, essendo buona norma quella di definire gli step prodromici alla produzione e distribuzione degli stessi, le responsabilità ed i poteri dello staff incaricato a siglare detti accordi, attraverso la previsione di una procedura di controllo interna e di aggiornamento da effettuarsi regolarmente, di assicurarsi che la dirigenza dell’impresa si assuma la responsabilità nella produzione e distribuzione del prodotto finanziario. Nondimeno, l’ESMA ritiene che sia buona norma prevedere forme di interazione tra le imprese interessate negli accordi attraverso lo scambio di informazioni (flow of information) tra i produttori ed i distributori del titolo. Per la progettazione del prodotto, l’autorità di vigilanza ritiene opportuno che siano ben individuati i bisogni finanziari del mercato di riferimento, nonché gli obiettivi di investimento, le conoscenze e l’esperienza dei soggetti del mercato cui si rivolge il prodotto. E’ altresì opportuno che in tutte le fasi della progettazione venga effettuato un controllo di conformità regolamentare (compliance), di modo da prevenire eventuali distorsioni. In generale, poi, si ritiene che sia buona norma che tutta la fase di progettazione del prodotto sia effettuata tenendo conto dell’esigenza di tutelare l’investitore retail, evitando conflitti di interesse ed individuando con accuratezza le eventuali terze parti con le quali si dovesse collaborare per tali attività.
Inoltre, tra le good practice, è previsto che le imprese interessate rendano pubblici i valori, alla data di emissione, di produzione del titolo strutturato facendo riferimento al concetto di fair value secondo l’IFRS 13.
L’ESMA precisa, infine, che, nonostante le prescrizioni si riferiscano unicamente alla clientela retail, queste possano considerarsi un punto di riferimento altresì per altri tipi di prodotti finanziari anche eventualmente negoziati con clienti professionali ovvero istituzionali.
Il testo delle good practices è consultabile al seguente link: http://www.esma.europa.eu/system/files/2014-332_esma_opinion__structured_retail_products_-good_practices_for_product_governance_arrangements.pdf