SOMMARIO: 1) La crisi dello Stato nella prima metà del novecento come crisi della sovranità, non della costituzione; 2) La crisi attuale della sovranità come crisi della costituzione: la degenerazione dello Stato sociale come premessa alla definitiva evaporazione della rappresentanza; 3) La rappresentanza politica ed i partiti politici in ambito europeo; 4) La vitalità dei gruppi parlamentari europei: la progressiva emersione di linee di divisione partitica e di “fratture” endogene all’ordinamento comunitario; 5) L’art 191 T.C.E. e l’art. 8 del Trattato di Lisbona a confronto con l’art. 21 GG e l’art. 49 Cost. 6) (Segue): conclusione: la mancata inkorporation dei partiti politici ad opera dei Trattati come moderna soluzione alla crisi della rappresentanza; 7) La democrazia rappresentativa, la governance economica e la democrazia degli interessi nel confronto fra ordinamento americano ed ordinamento comunitario; 8) (Segue): la democrazia deliberativa e la democrazia partecipativa nell’ordinamento comunitario; 9) Prime conclusioni: l’ordinamento comunitario come terreno di coltura per verificare la possibilità di una sintesi fra democrazia rappresentativa, democrazia deliberativa, governance, democrazia degli interessi e “democrazia del pubblico”.
La crisi della democrazia rappresentativa fra ordinamento interno e comunitario. In particolare, i partiti politici europei
14.05.2014