a cura di Piero Gambale
Nel corso della seduta della Camera dei deputati del 3 febbraio 2014, durante l’esame in Assemblea del disegno di legge di conversione del decreto-legge c.d. “svuota-carceri” (C. 1920), l’on. Ferranti (PD), Presidente della II Commissione Giustizia, dà conto di alcuni emendamenti presentati in Assemblea sui quali si è registrato il parere favorevole del relatore e del Governo; ricorda anche di aver ricevuto il mandato dal Comitato dei Nove per chiedere all’Assemblea un rinvio in Commissione al fine di consentire l’esame delle suddette proposte emendative e procedere alla predisposizione di un nuovo testo.
I rappresentanti del Gruppo della Lega Nord e di Forza Italia, Molteni (relatore di minoranza) e Chiarelli avallano la richiesta di rinvio in Commissione, “condizionato” però alla possibilità di esaminare in Commissione non soltanto gli emendamenti presentati in Assemblea bensì l’intero provvedimento, dal momento che, secondo il primo, la fase di esame in sede referente sul provvedimento non si sarebbe svolta.
L’on. Pini (Lega Nord) interviene per un richiamo al regolamento, evidenziando che nel regolamento non si intende delimitare la richiesta di rinvio all’esame di oggetti circostanziati.
La Presidenza, richiamando sul punto diversi precedenti (cfr., tra gli altri, la seduta del 18 aprile 2012), osserva che il rinvio in Commissione, come qualsiasi altra proposta sull’ordine dei lavori, formulata ai sensi dell’art. 41, comma 1, del regolamento, ha un’estensione oggettiva e temporale, che è di volta in volta stabilita dall’Assemblea con una deliberazione.
Pertanto, la Presidenza mette ai voti le due proposte di rinvio in Commissione del provvedimento: quella avanzata dall’on. Molteni (Lega Nord) di rinviare il testo in Commissione senza limitazioni temporali e di oggetto, a differenza di quella della presidente Ferranti, che prevede limitazioni di tempo, di discussione e di oggetto. Dopo un intervento dell’on. Abrignani (Forza Italia) nel quale si richiede la votazione con registrazione dei nomi, la proposta Molteni viene respinta con votazione mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi ed è accolta la proposta di rinvio in Commissione avanzata dalla presidente Ferranti.