Abstract Dopo oltre vent’anni dall’introduzione nell’ordinamento italiano della legge comunitaria, il legislatore ha ritenuto opportuno procedere ad uno “sdoppiamento” di questo strumento legislativo con la legge n. 234 del 2012. In questo contributo, dopo aver ripercorso brevemente quella che è stata la disciplina della legge comunitaria nella legislazione ordinaria e nei regolamenti parlamentari e avere cercato di evidenziarne i meriti ma anche le mancanze, si analizzano i due nuovi strumenti per l’adeguamento dell’ordinamento interno agli obblighi derivanti dalla partecipazione dell’Italia all’Unione europea: la legge di delegazione europea e la legge europea. Si è cercato di analizzare, poi, la prima esperienza applicativa delle due nuove leggi, mettendone in risalto gli obiettivi per i quali erano state introdotte, i risultati raggiunti e le discrepanze tra obiettivi e risultati.
Parole chiave: Parlamenti nazionali, fase discendente, legge di delegazione europea, legge europea.
Sommario: 1. Introduzione – 2. La legge comunitaria: finalità e contenuti – 2.1. La legge comunitaria nella legislazione ordinaria e nei regolamenti parlamentari – 2.2. Oltre venti anni di leggi comunitarie. Meriti e mancanze: un bilancio – 3. L’imprescindibile legame tra l’adeguamento dell’ordinamento interno e la c.d. “fase ascendente”: l’introduzione delle tabelle di corrispondenza per “cucire” le due fasi – 4. Lo “sdoppiamento” della legge comunitaria ad opera dell’art. 29 della legge n. 234/2012 – 4.1. I contenuti della “legge di delegazione europea” e della “legge europea” come stabiliti dall’art. 30 della legge n. 234/2012 – 4.2. Ratio e possibili criticità di uno “sdoppiamento” – 4.3. Legge di delegazione europea, legge europea e leggi comunitarie dei precedenti tre anni: un confronto? – 4.4. Decreti legislativi, pareri parlamentari e scadenze europee -5. La legge di delegazione europea nei regolamenti parlamentari: ipotesi di riforma regolamentare presentata dal Gruppo di lavoro costituito presso la Giunta per il Regolamento nella seduta del 12 dicembre 2013 -6. Una seconda legge di delegazione europea per l’anno 2013 e la legge europea-bis -7. Conclusioni: ritorno ad una prevalente attività normativa del Governo e procedure di recepimento più veloci? -8. Bibliografia.