Il 2 ottobre scorso, dopo avere acquisito i pareri dell’Assemblea parlamentare e della Corte europea dei diritti dell’uomo, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha approvato, e aperto alla ratifica, il Protocollo n. 16 alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (in allegato). Il Protocollo introduce un meccanismo simile al rinvio pregiudiziale previsto dal diritto dell’UE, in quanto dà facoltà agli “highest courts and tribunals” (indicati dallo Stato al momento della firma o della ratifica) di chiedere un parere alla Corte di Strasburgo (nella formazione della Grande Camera) su questioni di principio relative all’applicazione e all’interpretazione della Cedu (o dei suoi protocolli). Tale facoltà è conferita solo ove la questione sulla quale viene chiesto il parere della Corte riguardi un caso pendente di fronte al giudice nazionale, il quale, peraltro, non sarà comunque vincolato a conformarsi alla posizione espressa dalla Corte Edu. Il Protocollo entrerà in vigore dopo la decima ratifica e non è soggetto, in virtù del suo art. 9, ad alcuna riserva.
Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa approva il Protocollo n. 16 alla Cedu
11.05.2013