La Commissione Europea adotta le Guidelines sugli aiuti di Stato a finalità regionale per il 2014-2020.

16.05.2013

La Commissione Europea ha adottato, in data 19 giugno 2013, le Guidelines on regional aid for 2014-2020, documento contente i nuovi orientamenti inerenti alle modalità mediante le quali gli Stati membri possono garantire alle industrie gli investimenti necessari a sostenere lo sviluppo delle regioni europee svantaggiate per il periodo 2014-2020, le quali sono il frutto di ampie consultazioni e di un intenso dialogo avviato con tutti gli stakeholders interessati, oltre che con il Parlamento Europeo, il Comitato delle Regioni e il Comitato Economico e Sociale Europeo. Nello specifico, sono il risultato di ben quattro consultazioni pubbliche, avviate tra il 2012 e il 2013, concernenti la revisione del Regolamento di esenzione per categoria, del Regolamento de minimis, del Regolamento di procedura e l’approvazione della bozza sugli aiuti di Stato regionali.  Le suddette Linee Guida fanno parte della più ampia iniziativa, promossa dalla Commissione nel maggio del 2012, sulla modernizzazione degli aiuti di Stato (State Aid Modernisation), volta a favorire lo sviluppo economico all’interno del mercato comune e a concentrare l’applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato su quelle distorsioni aventi un maggior impatto sulla libera concorrenza, in modo da razionalizzare ed accelerare il processo decisionale.

Le novità introdotte dal nuovo documento sono le seguenti:

–         La quota complessiva delle regioni beneficiarie di un aiuto regionale aumenterà dall’attuale livello del 46,1% al 47,2 della popolazione europea;

–         Un minor numero di aiuti sarà soggetto al controllo della Commissione, altre categorie saranno addirittura esentate dall’obbligo di notifica preventiva. Ciò consentirà alla Commissione di concentrarsi su quei casi aventi maggiori probabilità di produrre effetti distorsivi della concorrenza, i quali saranno pertanto sottoposti ad un controllo più stringente al fine di preservare la parità di condizioni all’interno del mercato comune;

–          Gli aiuti di grandi dimensioni saranno invece sottoposti ad una valutazione più dettagliata in merito ai loro effetti sullo sviluppo e sulla concorrenza regionale, in modo da assicurare che essi vengano concessi se e nella misura in cui  siano destinati alla realizzazione di investimenti che altrimenti  non avrebbero luogo, evitando spreco di denaro pubblico;

–         Sarà adottato un approccio più rigoroso per gli investimenti realizzati dalle grandi imprese nelle aree assististe più sviluppate, i quali saranno concessi solo per determinati tipi di investimenti, come per esempio quelli facilitanti la nascita di nuove attività economiche;

–         Nelle regioni ultraperiferiche e nelle zone scarsamente popolate, sarà mantenuta e semplificata la possibilità, per gli Stati membri, di concedere aiuti alle imprese;

–         I livelli massimi di aiuti (i cosiddetti “aid intensities”) rimarranno invariati per le regioni meno sviluppate, mentre per le altre la percentuale scenderà del 5%;

–         Saranno rafforzate le misure anti-delocalizzazione e saranno vietati quegli aiuti che permettono ad una stessa o analoga attività di trasferirsi all’interno dello Spazio Economico Europeo (SEE);

–         Al fine di aumentare la trasparenza e la responsabilità, gli Stati membri saranno tenuti a pubblicare i dati relativi all’entità e ai beneficiari degli aiuti regionali concessi.

Le nuove Guidelines entreranno in vigore il 1 luglio 2014, fino a quella data il regime vigente è quello per il periodo 2007-2013, prorogato fino al 30 giugno 2014.

Per ulteriori informazioni ed approfondimenti consultare il seguente link:

http://europa.eu/rapid/press-release_IP-13-569_en.htm#PR_metaPressRelease_bottom

Per ulteriori informazioni ed approfondimenti sulla State Aid Modernisation consultare il seguente link:

http://europa.eu/rapid/press-release_IP-12-458_en.htm

a cura di Giorgiana Grazioli