La Corte di Giustizia Europea, con una delibera nella causa C-287/12 P, ha confermato la sentenza del Tribunale (sentenza del 28 marzo 2012 Ryanair/Commissione) convalidante le due decisioni della Commissione, le quali definivano come illegittimo il prestito accordato dallo Stato italiano ad Alitalia, ma che autorizzavano la vendita dei suoi beni (Decisione 2009/155/CE e Decisione C/2008/6745, entrambe del 12 novembre 2008).
Oggetto del contenzioso: concorrenza, aiuti concessi agli Stati.
Nel dettaglio, un prestito di EUR 300 milioni cui l’Italia ha dato esecuzione a favore della compagnia Alitalia, imputabili in conto capitale, e la cessione di alcuni suoi beni aziendali alla “CAI” (Compagnia Aerea Italiana) a causa dello stato di insolvenza in cui versava la società. Nel 2008, la Commissione dispone che il prestito accordato dallo Stato Italiano costituisce un aiuto di Stato illegittimo e incompatibile con il mercato comune e ne ordina il recupero presso Alitalia. Sempre nel 2008, stabilisce che la misura relativa alla cessione dei beni della compagnia aerea non implica la concessione di un aiuto di Stato agli acquirenti della stessa.
Il 28 marzo 2009, Ryanair propone ricorso contro le decisioni della Commissione.
Dispositivo: la Corte di Giustizia respinge l’impugnazione e condanna Ryanair a sopportare, oltre alle proprie spese, quelle sostenute dalla Commissione Europea e da Alitalia–Compagnia Aerea Italiana Spa.
Per ulteriori informazioni sulla pronuncia:
Comunicato stampa: http://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2013-06/cp130072it.pdf
Testo integrale della sentenza: http://curia.europa.eu/juris/celex.jsf?celex=62012CJ0287&lang1=it&type=NOT&ancre=