Vigilanza Bancaria: il Consiglio Europeo concorda una posizione in merito al Meccanismo Unico di Sorveglianza

20.05.2012

Il Consiglio Europeo, in data 13 dicembre 2012, ha espresso la sua posizione su due proposte finalizzate all’istituzione di un Meccanismo Unico di Sorveglianza (Single Supervisory Mechanism) per la vigilanza degli enti creditizi. Le proposte riguardano due Regolamenti: uno che conferisce specifici compiti di vigilanza prudenziale degli enti creditizi alla Banca Centrale Europea e l’altra che modifica il Regolamento 1093/2010 che istituisce l’Autorità Bancaria Europea (ABE). Il Consiglio Europeo ha concordato la sua posizione il giorno seguente alla conclusione del vertice del Consiglio Economia e Finanza (ECOFIN), nell’ambito del quale i Ministri dell’Economia e della Finanza degli Stati membri dell’Unione hanno raggiunto un accordo in merito alla questione relativa all’istituzione di un organo di supervisione del settore bancario, ossia all’implementazione di un meccanismo di vigilanza bancaria unico europeo, che sia rappresentato dalla BCE.

Il Meccanismo Unico di Sorveglianza sarà composto dalla Banca Centrale Europea e dalle competenti autorità nazionali; la BCE sarà responsabile del suo funzionamento complessivo e avrà la supervisione diretta di tutte la banche dell’Eurozona, anche se in modo differenziato ed in stretta collaborazione con le autorità nazionali di vigilanza e con l’Autorità Bancaria Europea. Gli Stati non membri dell’Eurozona, i quali intendono partecipare al Meccanismo Unico di Sorveglianza, saranno in grado di farlo sottoscrivendo stetti accordi di cooperazione.

Nello specifico, la BCE avrà il potere di monitorare i grandi istituti di credito degli Stati aderenti all’Eurozona, e dei paesi fuori dalla moneta unica che aderiranno al meccanismo, i quali dispongano di asset non inferiori a 30 miliardi di euro o al 20% del PIL nazionale. Tutti gli altri istituti creditizi saranno soggetti alla supervisione delle competenti autorità nazionali, ma la BCE potrà esercitare le funzioni di vigilanza in qualsiasi momento se lo reputerà opportuno.

Con il raggiungimento di tale accordo, come auspicato dalla BCE stessa, i suoi compiti di politica monetaria saranno rigidamente separati da quelli di vigilanza prudenziale in modo da eliminare potenziali conflitti di interesse tra gli obiettivi della politica monetaria e quelli di vigilanza bancaria. A tal fine sarà istituito, all’interno della Banca Centrale Europea, un consiglio di supervisione competente per la preparazione dei compiti di vigilanza bancaria. Quest’ultimo, organo distinto dal Consiglio dei Governatori della BCE che prende le decisioni di politica monetaria, assumerà invece la competenza decisionale in materia di vigilanza bancaria, e sarà composto dai supervisori nazionali, da 4 membri della Banca Centrale Europea, da un presidente e da un suo vice. Al meccanismo unico di vigilanza parteciperanno tutti gli Stati, ad eccezione del Regno Unito, della Svezia e della Repubblica Ceca.

Le uniche novità sono costituite dal fatto che, diversamente da quanto previsto, la Banca Centrale Europea non assumerà pienamente le proprie funzioni a partire dal 1 gennaio 2014, data precedentemente concordata dai Capi di Stato e di Governo, bensì tre mesi più tardi, vale a dire a partire dal 1 marzo 2014, e dal superamento del nodo relativo alle modalità di voto degli Stati non aderenti all’euro. Di fatti, i Paesi non membri dell’Eurozona, che parteciperanno al meccanismo unico di sorveglianza, avranno pieno ed uguale diritto di voto all’interno del consiglio di vigilanza istituito in seno alla BCE. A tal fine, si propone di optare per un meccanismo di doppia maggioranza: per l’approvazione dei Regolamenti servirà il voto favorevole della maggioranza dei Paesi aderenti all’Eurozona e della maggioranza degli Stati non aderenti.

Di fatti, per ciò che attiene al Regolamento istitutivo dell’Autorità Bancaria Europea (ABE), la proposta di modifica attiene specificamente alle modalità di voto, per garantire un processo decisionale equo ed efficace all’interno del mercato unico e al fine di evitare un indebito eccesso di dominio degli Stati aderenti al Meccanismo Unico di Vigilanza all’interno del consiglio dei supervisori dell’ABE.

Il raggiungimento di tale accordo rappresenta, come affermato da Michel Barnier Commissario Europeo per il Mercato Interno ed i Servizi, “Il primo fondamentale passo verso l’Unione Bancaria” e si pone quale obiettivo preminente quello di “restaurare la fiducia nel sistema e interrompere il circolo vizioso tra banche e crisi dei debiti”.

Per ulteriori informazioni ed approfondimenti consultare i seguenti link:

http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/ecofin/134265.pdf

http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/it/ec/134369.pdf

 

Il testo del Regolamento che attribuisce alla BCE compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti crediti può essere reperito al seguente link:

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2012:0511:FIN:IT:PDF

a cura di Giorgiana Grazioli