L’Antitrust approva il nuovo Regolamento sul Rating di legalità: credito bancario e finanziamenti pubblici agevolati per le imprese virtuose.

03.05.2012

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), in un’adunanza del 14 novembre 2012, ha varato il nuovo Regolamento sul Rating di Legalità delle imprese, concernente criteri e modalità di attribuzione dei punteggi alle imprese italiane, ossia i requisiti (Artt.2, 3 4) e il procedimento (Art.6) per l’assegnazione degli stessi. I requisiti verranno opportunatamente valutati e il rating di legalità, che ha durata di due anni, può essere rinnovato, oppure soggetto a sospensione, revoca o riduzione (Art.6) in caso vengano meno i requisiti grazie ai quali l’impresa ha ottenuto il rating più alto, ciò che comporta anche il declassamento della stessa.

Più nel dettaglio, per poter avanzare la richiesta di attribuzione del rating, le imprese operative sul territorio italiano devono rispettare due requisiti basilari: devono aver registrato un fatturato minimo di due milioni di euro nel corso dell’esercizio precedente alla richiesta e devono essere iscritte al registro delle imprese da almeno due anni. Il rating ha un range che varia da un minimo di una “stelletta” ad un massimo di tre “stellette”, e verrà attribuito dall’Autorità sulla base delle dichiarazioni presentate dalle aziende le quali, a loro volta, verranno accertate attraverso controlli incrociati con i dati in possesso delle amministrazioni pubbliche interessate.

Per ottenere l’attribuzione delle “stellette”, le imprese dovranno rispettare invece una serie di requisiti inderogabili: l’imprenditore, i soci o i rappresentanti dell’impresa non devono aver subito condanne per reati tributari, reati contro la pubblica amministrazione, o essere sotto processo o aver subito condanne per reati di mafia; l’impresa non deve essere stata condannata per gravi illeciti concorrenziali o per violazione delle norme lavorative, per mancato rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, per violazione degli obblighi retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali nei confronti dei propri dipendenti per il biennio precedente la richiesta; non deve aver accertamenti fiscali pendenti; deve imporre la tracciabilità delle proprie transazioni anche per importi inferiori a quelli fissati dalla legge e non deve aver subito procedimenti di revoca di finanziamenti pubblici. L’impresa deve inoltre aver aderito, e deve rispettare, il Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell’Interno e da Confindustria e, a livello locale, dalle Prefetture e dalle associazioni di categoria; deve adottare processi volti a garantire forme di Corporate Social Responsibility e deve aver aderito ai codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria.

Per mezzo di tale meccanismo, le imprese che si battono per la legalità e che contrastano attivamente la criminalità organizzata avranno un più facile accesso al credito bancario e ai finanziamenti pubblici. Di conseguenza, si decreta e si elogia ufficialmente il valore etico di un’impresa che valorizza la legalità.

Il Regolamento, che deve essere ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore 15 giorni dopo la data della pubblicazione, ha ricevuto anche l’approvazione dei Ministeri dell’Interno e della Giustizia.

 

Pe ulteriori informazioni ed approfondimenti consultare il seguente link:

http://www.agcm.it/stampa/news/6249-rating-di-legalita-approvato-il-regolamento-il-meccanismo-sara-operativo-entro-fine-anno.html

Il testo del nuovo Regolamento sul Rating di Legalità (Reg.14/11/2012)  può essere reperito al seguente link:

http://www.agcm.it/trasp-statistiche/doc_download/3396-rating-legalita-regolamento-15-nov-2012.html

a cura di Giorgiana Grazioli