Quale è la portata “prescrittiva” degli ordini del giorno riferiti al bilancio interno della Camera dei deputati?

22.05.2012

 

a    cura di Piero Gambale 

Nel corso della seduta del 2 ottobre 2012 della Camera dei deputati, durante la discussione congiunta del Conto consuntivo della Camera dei deputati per l’anno finanziario 2011 (Doc. VIII, n. 9) e del progetto di bilancio della Camera dei deputati per l’anno finanziario 2012 (Doc. VIII, n. 10), prima di procedere all’esame degli ordini del giorno, la Presidenza ne ricorda i criteri di ammissibilità.

Oltre all’inammissibilità di ordini del giorno esulanti dalle competente dell’Ufficio di Presidenza e del Collegio dei deputati Questori e di quelli volti a prefigurare interventi in contrasto con limiti di contenuto o garanzie procedurali fissati dalla legge o con principi generali dell’ordinamento, come individuati anche nella giurisprudenza della Corte costituzionale, la Presidenza  ricorda che “a partire dallo scorso anno si registra la tendenza a rendere sempre più prescrittivo e analitico il contenuto degli ordini del giorno, così da prefigurare scelte dotate di immediata applicabilità su materie univocamente affidate, sulla base del Regolamento, alla competenza esclusiva dell’Ufficio di Presidenza e del Collegio dei Questori”. Tale tendenza è stata ritenuta non conforme all’ordinamento interno: conseguentemente, non sono ritenuti ammissibili ordini del giorno vertenti sulle predette materie, ove gli stessi siano formulati, nel dispositivo, in termini prescrittivi e vincolanti. Sono, invece, considerati ammissibili gli ordini del giorno contenenti “un invito a valutare o ad approfondire” l’adozione di determinate iniziative o l’introduzione di determinati interventi o misure, senza dare comunque indicazioni prescrittive o vincolanti.

Gli onorevoli Crosetto (PdL) e Borghesi (IdV) evidenziano una situazione, a loro avviso, paradossale: trattandosi di materia di esclusiva competenza dell’Ufficio di Presidenza, anche se la Camera votasse all’unanimità su un ordine del giorno, questo voto non impegnerebbe l’Ufficio di Presidenza, bensì potrebbe soltanto limitarsi ad “invitare tale organo a valutare”.

 

 

Alessandroa.baroni