Possono essere convocate in seduta congiunta sei commissioni di Camera e Senato?

12.05.2012

 

di Cristina Fasone

Durante la XVI legislatura, dal 29 aprile 2008 ad oggi, rispetto alle legislature precedenti è notevolmente aumentato il numero di convocazioni in seduta congiunta di sei commissioni riunite della Camera e del Senato. Difatti, nella XIV legislatura si era registrato solo un caso di questo tipo, il 24 novembre 2005, tra le commissioni riunite Bilancio, Attività produttive e Politiche dell’Unione europea (V, X e XIV della Camera e 5ª, 10ª e 14ª del Senato), per l’audizione dell’allora Commissario europeo alla Concorrenza, Neelie Kroes.

Nella XV legislatura si erano riscontrati tre casi: il 10 ottobre 2006, tra le commissioni riunite Cultura e Istruzione pubblica, Trasporti e Lavori pubblici e Politiche dell’Unione europea (ossia VII, IX e XIV della Camera e 7ª, 8ª e 14ª del Senato), per l’audizione dell’allora Commissario europeo responsabile per la società dell’informazione e i media, Viviane Reding; il 13 febbraio 2007, tra le commissioni riunite Ambiente, Industria e Politiche dell’Unione europea (VIII, X, e XIV della Camera e 8ª, 10ª e 14ª del Senato), per l’audizione del Commissario europeo per l’energia, Andris Piebalgs; il 4 ottobre 2007, tra le commissioni riunite Affari costituzionali, Affari esteri e Politiche dell’Unione europea (I, III e XIV della Camera e 1ª, 3ª e 14ª del Senato).

Durante la XVI legislatura, invece, finora in ben otto occasioni sono state convocate sei commissioni riunite in seduta congiunta.

Tale tipo di convocazione risponde a finalità simili: vale a dire per comunicazioni del Governo (artt. 22, comma 3 reg. Cam. e 46, commi 1 e 3 reg. Sen.) e per l’audizione di Ministri su temi europei (artt. 143, comma 2 reg. Cam e 46, comma 1 e 142, comma 1 reg. Sen.), di Commissari europei (artt. 127-ter, comma 2 reg. Cam. e 144-quater, comma 2, reg. Sen.) e di parlamentari europei eletti in Italia (artt. 127-ter, comma 1 reg. Cam. e 144-quater, comma 1 reg. Sen.), sempre su questioni di grande rilievo politico o istituzionale.

Così, il 9 dicembre 2008, il Governo, attraverso il Ministro degli Affari esteri Franco Frattini, ha reso comunicazioni sulle conclusioni del Consiglio europeo dell’11 e 12 dicembre 2008, sulle condizioni per l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, dinanzi alle commissioni riunite Affari esteri, Bilancio e Politiche dell’Unione europea (III, V e XIV della Camera e 3ª, 5ª e 14ª del Senato).

Successivamente, nel 2010, hanno avuto luogo: il 5 ottobre, l’audizione del Commissario europeo per la ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-Quinn sulle strategie dell’Unione europea in tema di innovazione e ricerca dinanzi alle commissioni riunite Cultura e Istruzione pubblica, Attività produttive e Industria e Politiche dell’Unione europea delle due Camere (VII, X e XIV della Camera e 7ª, 10ª e 14ª del Senato) (artt. 127-ter, comma 2, reg. Cam. e 144-quater, comma 2 reg. Sen.); il 10 dicembre, l’audizione congiunta del Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Olli Rehn, e del Ministro dell’economia e delle finanze, Giulio Tremonti, in merito alla riforma della governance economica europea dinanzi alle commissioni riunite Affari esteri, bilancio, e Politiche dell’Unione europea di entrambi i rami del Parlamento (III, V e XIV della Camera e 3ª, 5ª e14ª del Senato).

Nel 2011, sono state convocate in seduta congiunta, prima, il 27 luglio 2011, le commissioni riunite Affari esteri, Bilancio e Politiche dell’Unione europea di Camera e Senato per l’audizione del Ministro degli affari esteri, Franco Frattini, sul quadro finanziario dell’Unione europea 2014-2020; e poi, il 24 novembre 2011, le commissioni riunite Finanze, Attività produttive e Industria e Politiche dell’Unione europea (VI, X e XIV della Camera  e 6ª, 10ª e 14ª del Senato) per l’audizione del Commissario europeo per il mercato interno e i servizi, Michel Barnier.

Infine, nel 2012, il 19 gennaio, l’8 febbraio e il 7 marzo le commissioni riunite Affari esteri, Bilancio, e Politiche dell’Unione europea (III, V e XIV della Camera e 3ª, 5ª e 14ª del Senato) sono state convocate in seduta congiunta per le comunicazioni del Ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi, rispettivamente: sulle prospettive dei negoziati tra gli Stati membri dell’Unione europea relativamente al progetto di Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance nell’Unione economica e monetaria (c.d. “Fiscal compact”); sul quadro finanziario dell’Unione europea 2014-2020 (a seguito della costituzione del nuovo Governo); e sugli esiti del Consiglio europeo del 1° e 2 marzo 2012.

La sempre maggiore incidenza sul diritto interno, dopo il Trattato di Lisbona, e la trasversalità delle politiche europee rispetto alle competenze delle commissioni permanenti e all’articolazione del Governo per Ministeri richiedono evidentemente una cooperazione sempre più stretta tra le commissioni e un maggior coordinamento dei rispettivi lavori, che si realizza mediante la convocazione in seduta congiunta delle commissioni riunite, nonostante le criticità soprattutto di tipo organizzativo che tale sede comporta. Non è un caso che le commissioni coinvolte preferibilmente in queste ipotesi sono tra quelle che, per definizione, hanno competenze “trasversali”: quelle per gli Affari esteri, per il Bilancio e per le Politiche dell’Unione europea (queste ultime, in particolare, convocate in tutti i casi di riunione “a sei” delle commissioni permanenti).

Alessandroa.baroni