a cura di Maria Lucia Beneveni
Nella seduta del 3 febbraio 2011 della Camera dei Deputati, dedicata alla discussione della domanda di autorizzazione ad eseguire perquisizioni domiciliari nei confronti del deputato Berlusconi (Doc. IV, n. 13-bis- A), in relazione alla quale la Giunta per le autorizzazioni propone di restituire gli atti all’autorità giudiziaria procedente, il relatore di minoranza, l’On. Samperi (PD), ritenendo insussistente il carattere ministeriale dei reati ascritti al Presidente del Consiglio, invita l’Assemblea a respingere la proposta della Giunta che reputa illegittima anche dal punto di vista procedurale, giacché, a suo avviso, non ci sarebbero precedenti della Giunta che abbiano riguardato condotte private ed estranee alla competenza specifica del titolare di un dicastero.
L’On. Zaccaria (PD), nel ritenere la proposta della Giunta non adeguatamente motivata sotto il profilo regolamentare, non coerente con il disposto degli articoli 68 (autorizzazioni ad acta) e 96 (autorizzazioni a procedere e ad acta) della Costituzione e non supportata da precedenti, evidenzia una forzatura della maggioranza sul Regolamento, lesiva di un corretto rapporto istituzionale. In particolare, se, relativamente all’articolo 96 Cost., il Regolamento, agli articoli 18-ter e 18-quater, dispone la restituzione degli atti nei casi in cui la competenza non spetti alla Camera, relativamente all’articolo 68 Cost., l’articolo 18 del Regolamento, di cui si tratta nel caso di specie, non contempla questa ipotesi. Competendo alla magistratura scegliere l’alternativa prevista dalle disposizioni costituzionali, ritiene singolare applicare una norma regolamentare che formalmente non c’è. Il caso di restituzione degli atti per incompetenza dell’organo richiedente non ha alcun precedente, non è previsto formalmente, ma è stato introdotto in via di prassi.
La Presidenza, rispondendo alle obiezioni circa la legittimità della proposta sottoposta al voto dell’Aula, rileva che, in riferimento alle domande di autorizzazione ex articolo 68 della Costituzione, l’articolo 18, comma 1, del Regolamento, prevede solo che la Giunta possa proporre la concessione o il diniego dell’autorizzazione. Benché la formulazione della norma non contempli espressamente la possibilità che la Giunta si esprima nel senso di restituire gli atti all’autorità giudiziaria, anche sulla base di precedenti, precisa che tale possibilità deve ritenersi implicita nei poteri della Camera ove quest’ultima non ravvisi la sussistenza dei presupposti per pronunciarsi nel merito. In tal senso, vi sono dei precedenti:
– XV legislatura, seduta della Giunta per le autorizzazioni del 28 giugno 2006, nel corso della quale, in relazione all’esame della domanda di autorizzazione a eseguire gli arresti domiciliari nei confronti del deputato Vittorio Adolfo, la Giunta all’unanimità ha deliberato di proporre all’Assemblea la restituzione degli atti all’autorità giudiziaria;
– XIV legislatura, documento IV n. 4-A, con riferimento alla richiesta di autorizzazione ad eseguire la misura cautelare della sospensione dall’esercizio di pubblici uffici nei confronti dell’onorevole Marone, discussa in Assemblea il 14 febbraio 2002;
– XIII legislatura, seduta dell’Assemblea del 18 settembre 1997, in cui è stata approvata la proposta della Giunta per le autorizzazioni di dichiarare l’improcedibilità della domanda di misura cautelare nei confronti dell’onorevole Previti e la conseguente restituzione degli atti per difetto dei presupposti di cui all’articolo 68, secondo comma, della Costituzione.
Sulla base di tali considerazioni, accogliendo l’osservazione che la votazione che l’Aula si appresta a compiere crea un precedente nuovo rispetto agli altri in quanto in tal caso la restituzione degli atti è motivata con l’incompetenza dell’organo richiedente l’autorizzazione, la Presidenza della Camera ritiene ammissibile la proposta di restituzione degli atti come formulata dalla Giunta.