Il 7 dicembre 2010 a Bruges (Belgio) i Ministri all’Istruzione di 33 paesi europei (UE-27, Croazia, ex Repubblica Yugoslavia di Macedonia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Turchia), insieme alla Commissione Europea, i rappresentanti dei datori di lavoro e i sindacati, hanno adottato il “Bruges Communiqué”, un pacchetto di obiettivi e azioni volti ad aumentare la qualità della formazione professionale in Europa rendendola più accessibile e rispondente alle esigenze del mercato del lavoro (http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc/vocational/bruges_en.pdf).
Il comunicato di Bruges è l’ultima revisione del processo di Copenaghen per la cooperazione europea in materia di istruzione e formazione professionale.
Il Commissario europeo Androulla Vassiliou, responsabile per Istruzione, Cultura, Multilinguismo e Gioventù, ha dichiarato: “La formazione professionale deve soddisfare due obiettivi centrali: contribuire all’occupabilità e alla crescita economica da un lato e rispondere alle grandi sfide della società, in particolare per la coesione sociale”.
Le misure concordate a Bruges mirano a garantire un’offerta di corsi di alta qualità in modo che la formazione professionale possa essere riconosciuta da studenti, imprenditori e politici come un’opzione efficace per rafforzare le prospettive di istruzione e di carriera.
Oltre a confermare gli obiettivi condivisi per istruzione e formazione professionale per il prossimo decennio, nel corso dell’incontro si è definito un piano d’azione per i prossimi quattro anni: in particolare sono stati adottati 11 obiettivi strategici per il periodo 2011-2020 all’interno dei quali sono stati individuati 22 obiettivi da raggiungere nei primi quattro anni.
Per il prossimo decennio il comunicato si propone di assicurare:
– Un facile accesso alla formazione continua, che permetta ai lavoratori di formarsi durante tutto l’arco della loro carriera
– Più opportunità di esperienze e formazione all’estero, per migliorare l’adattabilità e le conoscenze linguistiche dei lavoratori
– Corsi di alta qualità, che forniscano competenze per mansioni specifiche
– L’accesso al mondo del lavoro di lavoratori svantaggiati
– La promozione del pensiero creativo e innovativo nelle imprese.
Nel piano di medio termine per il 2011 – 2014 si chiede alle autorità nazionali di:
– Incoraggiare con incentivi, diritti e obblighi la formazione
– Applicare la raccomandazione del 2009 sulla qualità della formazione professionale
– Incoraggiare la nascita e lo sviluppo di scuole di formazione
– Introdurre strategie di internazionalizzazione che aumentino la mobilità dei lavoratori
– Facilitare la collaborazione tra istituti di formazione e imprese
– Comunicare alla popolazione i vantaggi della formazione professionale.
La Commissione europea ha inoltre indetto una consultazione pubblica sui temi delle qualifiche professionali e sulla mobilità dei lavoratori aperta fino al 15 marzo 2011.
Per l’Italia ha partecipato il sottosegretario Pizza con un intervento pubblicato sul sito del Miur. (http://www.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/f2f2d7ca-1a28-4176-a1be-61748d4acad4/int071210.pdf).