La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia per non aver eseguito una decisione della Corte di giustizia dell’Unione Europea che ordina il recupero di aiuti di Stato illegali e incompatibili da imprese di servizi pubblici a prevalente capitale pubblico.
Benché la sentenza della Corte risalga al 2006 e nonostante i recenti progressi compiuti nel recupero, le autorità italiane non hanno ancora notificato alla Commissione l’avvenuto completamento di tale operazione. Trattandosi di un deferimento alla Corte per il mancato rispetto di una precedente sentenza della Corte, la Commissione ha deciso di chiedere alla Corte di imporre il pagamento di una penalità di 65.280 euro per giorno di ritardo successivo alla seconda sentenza della Corte fino al giorno della regolarizzazione dell’infrazione e di una somma forfettaria di 7.140 euro al giorno per il periodo intercorso tra la sentenza della Corte del 2006 e la seconda sentenza della Corte. Tali pagamenti fungerebbero da incentivo a garantire il rapido recupero degli aiuti illegali dai Comunicato Stampa della Commissione Europea
Maggiori informazioni sulla vicenda possono essere reperite al seguente indirizzo: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1401&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en