Il 30 novembre 1786 – il giorno dell’abolizione in Toscana della pena di morte – è una data che conviene tenere bene a mente nel lungo e faticoso cammino di abolizione della pena capitale. Occorre subito mettere un dato con evidenza: la difficoltà con la quale la tesi abolizionista si è fatta strada nella modernità europea e occidentale. Rimarremmo infatti delusi se ci attendessimo un sicuro e forte messaggio ‘abolizionista’ dalla storia dell’Occidente, considerata nel suo complesso. In essa infatti è assai più costante e insistito il richiamo alla legittimità e all’utilità della pena di morte che non l’appello alla sua abolizione.